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Logo PD rettangolare (Custom)A Licata non si parla d’altro. L’epidemia che ha già colpito altre sedi del nord e del centro si è spostata anche al sud. A pochi mesi dalle elezioni invece di pensare ad aggregazioni, programmi ed idee di sviluppo di un territorio martoriato come il nostro, si pensa a bruciare nomi e persone che potrebbero essere risorse indispensabili.

La gioiosa macchina da guerra si è messa in moto. Non per battere gli avversari ma se stessa. Questo fenomeno, difficile da comprendere ma molto molto sottile, sarà tema di un convegno che si terrà non a Licata ma a Phnom Penh. Accorreranno al capezzale del moribondo, pardon, al convegno, illustri studiosi e luminari del settore per cercare di capire quale contorto processo mentale porta a perdere prima ancora di gareggiare. Interverranno professionisti dell’arte di tagliarsi gli attributi per fare un dispetto alla moglie.

I prodromi della malattia si erano già manifestati nell’ultima campagna elettorale per le comunali, con un pezzo del Partito democratico che era confluito in un’altra coalizione. Gli errori del passato saranno sviscerati e analizzati attentamente, perché non si vorrebbe che, commettendo sbagli dell’ultima ora, a Licata si potesse anche vincere. Sarebbe inaccettabile.

Tutti gli altri partiti e coalizioni plaudono a queste iniziative. E’ sempre meglio avere qualche avversario in meno.

I cittadini licatesi sono sempre alle prese con gli stessi problemi e sempre alla ricerca di qualcuno che possa risolverli. Per chi ci crede ancora.

Si discute nei salotti, nelle sedi e nelle case.

Non si riesce a capire che bisogna scendere nelle piazze e nelle strade e prendersi anche insulti e improperi se è il caso.

“C’è solo la strada su cui puoi contare la strada è l’unica salvezza
c’è solo la voglia e il bisogno di uscire di esporsi nella strada e nella piazza
perché il giudizio universale non passa per le case
le case dove noi ci nascondiamo
bisogna ritornare nella strada
nella strada per conoscere chi siamo”.

E ci perdoni Gaber.

Sebastiano Federico