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Il Presidente della Commissione consiliare Bilancio, Lillo Scrimali, replica ad uno stralcio della conferenza stampa del sindaco Angelo Cambiano.

Il Sindaco straparla. Che sia il timore per l’arrivo della Mozione di Sfiducia o altro non sappiamo, ma abbiamo la certezza che straparla. Nella foga dell’ultima conferenza stampa, tra le tantissime cose, alle quali risponderò solo per i temi per i quali sono stato tirato in ballo, ha dichiarato di aver eliminato dalla città 15.000 tonnellate di amianto. Senza esagerare, ma forse 15.000 tonnellate non sono presenti nemmeno in tutta la città. Il sindaco nel suo rendiconto di come abbia ereditato tutta una serie di problemi dalle passate amministrazioni cita un debito fuori bilancio di 110.000 euro legato all’affitto dello stabile destinato allora ad uffici anagrafe, ma si guarda bene dal dire che fu quella stessa amministrazione che volle a tutti i costi trasferire quegli uffici presso il chiostro del Carmine, anche con le opposizioni e le strumentalizzazioni di dipendenti comunali a lui vicini. Ai cittadini continua a propinare le verità che a lui convengono, anche distorcendole a volte, come nel caso dell’affidamento del servizio riscossioni ad Engeenering, perché in quel caso il servizio fu affidato nel novembre del 2012 ed io ero già un semplice cittadino da oltre sette mesi, perché mi ero dimesso nell’aprile di quello stesso anno, ma che importa tanto i cittadini non possono rammentare i fatti per filo e per segno. Accusa l’amministrazione comunale passata di aver inserito nel Bilancio di entrata cinque milioni di euro per le occupazione delle abitazioni acquisite al patrimonio del comune ed occupate sine titulo, ma non dice che ciò era un atto dovuto e non dice che anche la sua amministrazione lo sta facendo tuttora, anche se sbaglia addirittura l’iter per ottenerne l’incasso, col rischio che quei fondi saranno inesigibili. Si atteggia a comportamenti che inducono alla sua beatificazione, ma la sua condotta quotidiana è assimilabile al comportamento dei guastatori dell’esercito: attacchi a testa bassa contro tutti e contro tutto, soprattutto contro chi dissente dal suo operato e quando non ha argomenti per controbattere passa alle offese personali o al dileggio. Perché il sottoscritto viene assimilato ad un neo ministro dell’economia, dal sindaco? Perché da oltre due anni, da presidente della Commissione Consiliare alle Finanze ed al Bilancio gli rammentavo che stava per andare a sforare il Patto di Stabilità, come poi puntualmente si è verificato e lui continuava a negare che ciò potesse accadere, fino a qualche settimana prima dell’annuncio ufficiale. Tutto ciò ha causato un decurtamento tangibile, intorno al 30%, delle rimesse nazionali e regionali, il blocco delle stabilizzazioni dei precari e delle assunzioni ed altro. Abbiamo stabilizzato e deliberato, in Consiglio Comunale, un negativo di 19,5 milioni di euro, a fine 2015 e dentro vi erano anche debiti fuori bilancio causati dalla sua amministrazione e da li ad arrivare ai 36/37 milioni dichiarati di deficit e pochi mi sembrano, al completo utilizzo dei quasi nove milioni di euro di anticipazione di cassa che ci causano un ulteriore esborso di interessi di 300.000 euro ogni due anni, di sofferenze nei pagamenti dall’aprile del 2016 per quasi 10 milioni di euro che stanno strozzando l’economia cittadina, mettendo in crisi le imprese che hanno lavorato o hanno rapporti con il nostro Comune, di un ritardo cronico nel pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali, di un continuo ricorso a contratti quadro che consentono di spendere e spandere a iosa, di avvalersi di appalti in somma urgenza e senza passare dalle gare, spendendo e spandendo senza nessuna parsimonia. L’irriducibile volontà di non comportarsi da “buon padre di famiglia” e spendere oculatamente. Il non voler approntare un rigoroso piano di rientro ed un controllo di gestione, così come anche la Corte dei Conti Regionale prevede e più volte ci ha suggerito. Fa di me sarcasticamente, agli occhi dei miei concittadini, un neo ministro all’economia. Se queste sono le causali, sono orgoglioso di esserlo perché vuol dire che avrò fatto quanto prevedeva il ruolo del mio mandato istituzionale e peccato se ciò è motivo di rodimento e di angustie per il sindaco. Se ne dovrà fare una ragione, fintanto che c’è.

Calogero Scrimali – Presidente Commissione consiliare Bilancio e Finanze