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Conferenza stampa ScrimaliConti del Comune, interviene il presidente della Commissione Consiliare Bilancio, Lillo Scrimali.

Sto continuando a monitorare le condizioni economico-finanziarie del Comune da parecchi mesi, in considerazione delle precarie condizioni delle casse comunali e debbo confessare che le stesse non sono per nulla migliorate, a mio parere, anzi. Da una ricognizione effettuata il 2 di settembre, giacciono presso gli Uffici Finanze poco meno di tre milioni e seicentomila euro di pagamenti da effettuare e non realizzabili per mancanza di liquidità. In cassa non sono presenti risorse disponibili e dei quasi 9 milioni di euro di anticipazione di cassa accordataci, non rimangono disponibili che solo poco più di 25 mila euro. Se a tutto ciò aggiungiamo la considerazione che abbiamo già sforato il Patto di Stabilità, che da sempre il Comune ha mostrato una scarsa capacità riscossiva dei tributi che non consentono un recupero finanziario certo e veloce, è facile immaginare come la mia preoccupazione sia arrivata al massimo. In ragione di queste superiori considerazioni, del ritardo nel riconoscimento degli emolumenti del mese di luglio, ai dipendenti comunali, ritorno a chiedere un serio piano di rientro al sig. Sindaco, senza il quale sono convinto che la condizione economica dell’Ente non può che continuare a peggiorare anzi. La preoccupazione che vivo, so essere ampiamente condivisa dai tanti dipendenti comunali e dalla cittadinanza tutta, ecco perché suggerirei al Sindaco di venire a relazionare in Consiglio Comunale quali siano nel dettaglio le condizioni del Comune e quali iniziative ha intrapreso o intende intraprendere per il governo ed il rientro di questa crisi economico-finanziaria che il nostro Comune sta vivendo e facendo ciò restituire serenità ai dipendenti comunali ed ai cittadini. Mi auguro che queste considerazioni e questo suggerimento non vengano annoverati dal sindaco tra gli attacchi che egli dice di subire, ma quale suggerimento per una tranquillità sociale che incomincia a venire meno per una molteplicità di motivi.

Calogero Scrimali