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cani in prossimità dei Cantieri NavaliL’interrogazione avente per tema il randagismo prodotta dalle Consigliere Comunali  Violetta Callea, Laura Termini e M. Antonietta Grillo, appartenenti al gruppo consiliare “Domaninrosa”

premesso che il randagismo a Licata è diventato una vera piaga sociale nelle aree urbane ed extraurbane, dove branchi di cani randagi di grossa taglia presidiano indisturbati rendendo difficile e pericolosa la libera circolazione di pedoni, ciclisti e motociclisti, costretti al disagio e alla paura di morsicature, attacchi improvvisi e trasmissione di malattie;
considerato che nel programma elettorale di codesta Amministrazione si fa esplicitamente riferimento alla ricerca di soluzioni al problema del randagismo;
preso atto che qualche giorno fa un turista in vacanza a Licata è stato aggredito da un branco di cani che presidiano l’area di piazzale Libia – scuola Marconi già da diverso tempo;
rilevato che il dirigente del dipartimento Urbanistica, Gestione del Territorio e Lavori Pubblici, Vincenzo Ortega, su richiesta di codesta Amministrazione Comunale , ha firmato una determina con la quale è stato disposto – si legge nel provvedimento –“ di attivare con urgenza le necessarie procedure per consentire il ricovero di circa cento cani presso strutture autorizzate, per un periodo di due mesi”, il tutto al costo di 46 mila euro , (azienda incaricata “Arca di Noè” ) e che pertanto, allo scadere di questo breve periodo gli animali dovranno tornare al canile comunale di Licata ;
ritenuto che quanto fatto finora finisce soltanto per posticipare il problema, al solo scopo di ben figurare per due mesi agli occhi di qualche miope turista;
rilevato che l’attività effettuata risulta del tutto insufficiente soprattutto per quanto riguarda i cani morsicatori, le sterilizzazioni, la microchippatura e la vaccinazione;
Interrogano il Sindaco e Codesta Amministrazione:
per sapere quali iniziative stanno portando avanti per far fronte realmente al diffuso randagismo in diverse zone della città, e soprattutto nelle aree più sensibili quali ingressi a scuole, ospedale, chiese ecc…;
se questi 46.000,00 euro non potevano essere spesi per migliorare i servizi del canile comunale;
se codesta Amministrazione Comunale si interesserà al trattamento serbato ai cani dati in momentanea adozione;
Se sono stati richiesti da codesta Amministrazione Comunale contributi regionali finalizzati alla realizzazione degli interventi miranti alla prevenzione del randagismo;                                                                                                                    se non ritengano opportuno:
Potenziare tutte le attività volte a limitare la piaga del randagismo, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e di quanti si trovano a soggiornare nella nostra amata città, ma anche a tutelare la salute e la dignità degli stessi animali, adottando strategie che prevedano diverse misure e azioni complementari tra loro, col potenziamento dei servizi resi dagli uffici competenti, anagrafe canina e censimento di tutti gli animali , cani di quartiere, cani di proprietà, oltre alle colonie feline, e che sia disponibile 24 ore su 24;
-provvedere ad acquistare attrezzature idonee per la polizia municipale ed avviare corsi di aggiornamento o formazione per il personale comunale e per i volontari che collaborano con l’ASP e con il Comune di Licata;
portare avanti, di concerto con gli uffici preposti, interventi riguardanti iniziative di informazione da svolgere anche in ambito scolastico al fine di conseguire un corretto rapporto di rispetto della vita animale e la difesa del suo habitat;
portare avanti progetti di sensibilizzazione, campagne pubblicitarie contro l’abbandono, reato punito dal codice penale, effettuare maggiori controlli con le forze polizia municipale e applicare maggiori sanzioni per chi non registra i cani, per chi non se ne prende adeguata cura pur essendone proprietario e per chi li abbandona;
potenziare (con adeguate convenzioni con laboratori veterinari) i servizi di sterilizzazione, vaccinazione e microchippatura;
Convocare una conferenza di servizi tra gli organi competenti alla salvaguardia ed alla sicurezza del territorio, per frenare un fenomeno, il randagismo, che ad oggi è diventato una vera e propria emergenza sul piano della sicurezza e su quello sanitario.