“Una richiesta di convocazione di un tavolo tecnico urgente all’Assessore Regionale alla Sanità, Baldo Gucciardi, per discutere sulla annunciata chiusura del punto nascite dell’ospedale di Licata“. La missiva è stata spedita dal sindaco Angelo Cambiano il quale ha chiesto che, al tavolo tecnico, il cui obiettivo è quello di fare l’analisi dell’attuale situazione e delle prospettive future, oltre all’Amministrazione comunale ed al già citato il Direttore generale dell’Asp di Agrigento, vengano convocati anche il Direttore Amministrativo del Distretto Ospedaliero AG 1, Salvatore Iacolino e il Direttore Sanitario dell’ospedale licatese, Giuseppe Incorvaia.
“L’Amministrazione comunale – si legge nella nota diffusa da Palazzo di Città – ritiene prioritaria avanzare la richiesta di una proroga del mantenimento del punto nascite e del rinvio della chiusura “fino a data successiva al 2015, fino a quando non sarà verificato il numero delle nascite, il cui trend registrato nel 2014, è in continua crescita e fa, inevitabilmente , prevedere un ulteriore incremento delle nascite nel medio periodo, rappresentando che, tra l’altro, il numero dei parti cesarei è in diminuzione e che l’eccellente lavoro svolto dal personale sanitario non ha permesso che si verificassero casi di mortalità”, si legge, tra l’altro, testualmente nella richiesta a firma de Capo dell’Amministrazione comunale, che così ancora prosegue: “Non bisogna, inoltre, trascurare il fatto che Licata, per motivi di opportunità, viene scelta dalla partorienti di tutto l’hinterland: Palma di Montechiaro, Campobello di Licata, Ravanusa, Riesi, Niscemi”.
La lettera si conclude con un riconoscimento “alla cittadinanza e a quanti (istituzioni, associazioni, liberi cittadini), nel corso degli anni si sono impegnati per la difesa del punto nascite, rivendicando il diritto a nascere a Licata, e alla salute, in generale”.