Pubblicità

carmelo pullaraRiceviamo e pubblichiamo una nota del dottore Carmelo Pullara che, di fatto, ufficializza la propria candidatura alle prossime elezioni regionali.

Ammonta a 2,5 miliardi di euro il tesoretto che la Regione ha ricevuto da Roma con un capitolo denominato Patto per il Sud. Finanziamenti preziosissimi per Licata che avrebbero potuto essere destinati all’Ambiente, alle Infrastrutture, allo Sviluppo Economico e Produttivo, al Turismo, alla Cultura, al Welfare e alla Legalità. Ma Licata è assente nell’elenco delle opere e dei progetti che la Regione ha inserito nel Patto per la Sicilia. A fare la parte del leone la provincia di Messina, città come Termini Imerese e Gela. E Licata, città portuale, di mare, di grandi potenzialità, afona ancora una volta. Illustre assente. Orfana di rappresentanti regionali che si fanno portavoce dei nostri bisogni e delle esigenze di tutti noi cittadini.Con rabbia apprendo che per la Sicilia che frana arriveranno i miliardi del Masterplan, con un occhio, anzi due, a Messina, con un Patto dedicato ad hoc. E Licata messa all’angolo.
Apprendo di progetti per l’area complessa di Termini Imerese (porto turistico, moli, viabilità, risanamento, parcheggi). E i nostri venti chilometri di coste “ammalate di erosione” che inghiotte pure le abitazioni, non avranno neanche un centesimo. Licata non esiste. Interventi previsti per il porto di Gela (nuova darsena commerciale e banchine), interventi a Pozzallo, Marsala, Isola delle femmine (porto turistico). Ad ottobre, abbiamo avuto una calamità naturale che ha messo in ginocchio uno dei pochi pilastri della nostra economia, l’agricoltura. Aspettiamo gli aiuti che speriamo arrivino al più presto a seguito della dichiarazione di calamità naturale, ma perdiamo un’occasione d’oro come questa. Perché vi erano altri 170 milioni di euro per questo capitolo nel Patto per il Sud. E Licata non esiste. Afona e muta, con la sola bellezza e attrattiva turistica a parlare, urlo inascoltato. Spero in un futuro che veda Licata finalmente protagonista o almeno partecipante, spero in un gruppo finalmente coeso, che porti non solo un licatese, ma una persona “che parli licatese” alla Regione.

Dott. Carmelo Pullara