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Conferenza stampa ScrimaliDopo lo sforamento del patto di stabilità, arrivano le prime reazioni politiche. Ecco la nota del presidente della Commissione consiliare Bilancio, Lillo Scrimali.

Tanto tuonò, che piovve. E’ dal 2 agosto dello scorso anno che invoco, ripetutamente, un rigoroso piano di rientro per i conti del Comune. Avevo chiaro, quali erano i rischi ai quali andavamo incontro e che puntualmente si sono avverati, con lo sforamento del Patto di Stabilità. Sarebbe bastato leggere con attenzione la nota della Corte dei conti dell’aprile del 2015 per capirlo. Questa Amministrazione, questo Sindaco, questo Assessore continuano ad oggi a predicare sobrietà nelle spese, massima attenzione ai conti, a parole, ma nei fatti appaltano a terzi, lavori che possono essere effettuati con risorse interne. Pubblicano bandi per l’assunzione di dirigenti, impiegati ed altro personale all’esterno, con grande aggravio di costi, senza attingere al personale interno. Lo stesso assessore al bilancio, in una trasmissione televisiva a dicembre, dichiara che assolutamente non vi sono rischi per lo sforamento del Patto di Stabilità che invece si è puntualmente materializzato a tre mesi di distanza. Se non è cecità questa, è sicura miopia. Insomma, si dichiara una cosa per farne concretamente altra di segno completamente opposto, come quasi sempre. Questa Amministrazione, il prossimo giugno taglierà il traguardo dei tre anni di vita, a meno della parentesi commissariale e ha sempre avuto lo stesso assessore al bilancio. Sarebbe bastato un minimo di lungimiranza, che non si è vista, per evitare questo epilogo doloroso e dannoso per le tasche dei cittadini e per gli interessi dei lavoratori dell’Ente. Per il calcolo della Tari si addebitò la colpa ad un algoritmo che fece sbagliare i calcoli, attendiamo di capire adesso a chi o a che cosa addebitare la colpa per la riduzione dei trasferimenti nazionali e regionali, che lo sforamento comporterà. A chi addebitare la colpa dell’impossibilità di nuove assunzioni? A chi addebitare la colpa per il divieto di contrarre nuovi mutui? A chi addebitare la contrazione di spese correnti, secondo la media dell’ultimo triennio ? Il taglio delle indennità degli amministratori del 30% non poteva essere deciso liberamente anche prima, piuttosto che forzosamente adesso? Anche se la sua incidenza è, e rimarrà, minima? Lo continuo a ripetere ancora oggi: Piano di rientro rigoroso. Controllo della spesa drastico ed intransigente. Umiltà e apertura mentale nel recepimento dei tanti suggerimenti che vi sono stati inviati e che avete volutamente ignorato, fino ad oggi. Questi, a mio parere rimangono i punti ineludibili di un’ azione virtuosa, per evitare di portare a fondo una città che non ha meritato e non merita di avere una guida amministrativa non totalmente all’altezza di governare i processi che Le si pongono davanti.

Il presidente Commissione Bilancio – Calogero Scrimali