Le trivellazioni in mare rappresentano un rischio insostenibile per tutta le comunità della costa meridionale della Sicilia. Da qualche anno, infatti, si assiste ad un vero e proprio assalto al Canale di Sicilia da parte delle compagnie petrolifere, incentivate anche da scelte politiche compiacenti da parte dei governi nazionali e regionali. Diversi sono i progetti che prevedono la realizzazione di pozzi e di opere finalizzate all’estrazione di combustibili fossili che interessano direttamente il mare di Licata.
Il progetto off-shore ibleo, in particolare, è stato ridimensionato ma se venisse realizzata la posa dell’oleodotto verso il collettore di Gela, si avrebbero comunque pesantissime ripercussioni sul nostro territorio e sulla sua economia.
Per fermare definitivamente questo e gli altri progetti in via di approvazione, il Comitato popolare contro le trivelle di Licata, insieme alle associazioni Pro Loco, AIDO, Agorà ONLUS, Associazione Archeologica Licatese, Artistica 33, A testa alta, CIF – Centro Italiano Femminile, Cittadinanzattiva Licata, Comunicare per vivere, Federconsumatori, Finziade, Lega Navale Italiana, Licata bene comune, OPA – Osservatorio Permanente Antiviolenza di genere e WWF O.A. Sicilia Area Mediterranea, ha indetto un’assemblea pubblica per discutere del tema e per stabilire le forme di contrasto.
L’assemblea si terrà domenica 25 novembre alle ore 10, presso il piazzale interno del mercato ittico comunale. Si invitano i cittadini, le associazioni e gli operatori della marineria e del turismo a partecipare numerosi e a diffondere l’evento.
Comitato No Triv