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il-megafono-lista-crocettaRiceviamo e pubblichiamo un comunicato della segreteria locale del Megafono sugli oneri concessori.

Coerenza in primo piano per il Megafono di Licata. Lotteremo affichè ci sia la riduzione degli oneri concessori, ma non è possibile fare accordi o riunioni con un’amministrazione comunale che da un punto di vista politico non ha alcuna legittimità e che ne ha approvato consapevolmente l’aumento. Ci chiediamo come sia possibile che il componente del PD Daniele Cammilleri, senza un mandato del circolo, possa unirsi alla volontà di incontrare l’amministrazione locale e la maggioranza, il NCD, per discutere della grave problematica che concerne l’esosità degli oneri di urbanizzazione, quando è stata la stessa ad approvarne l’aumento nella seduta del consiglio comunale dello scorso 27 dicembre. Non si era a conoscenza di ciò che avrebbe provocato l’approvazione della stessa? Non è possibile scegliere a seconda delle “circostanze”, pertanto le posizioni è necessario che siano chiare e nette. Sosteniamo fermamente quella del segretario del PD, Massimo Ingiaimo, il quale dichiara “niente larghe intese” se, aggiungiamo noi, basate sull’incoerenza e ai quali più volte sono state chieste le dimissioni. Si tratta di un’amministrazione delegittimata in quanto da un punto di vista politico non è stata eletta dal popolo, oltre alla figura del sindaco che, com’è noto, da parecchio tempo si trova fuorisede in circostanze poco piacevoli. Sussisterebbe pertanto un errore di fondo qualora si accettasse di invitare l’amministrazione comunale per una riunione. Già dal marzo scorso il Megafono ha asserito che le cause della crisi del settore edilizio sono da ricercare anche nell’aumento degli oneri concessori per la costruzione di nuovi immobili, sempre maggiori rispetto alle analoghe tabelle di altri Comuni, creando stasi anche nel recupero del tessuto urbano esistente, ma nessuna risposta era giunta dall’amministrazione e nessun ausilio neanche dai consiglieri comunali che allora appartenevano al Megafono, che non ne avevano sostenuto la causa come se fosse poco importante e non ritenendo opportuno inoltrare l’interrogazione del 17 marzo 2014 ai vertici comunali, una delle ragioni che ne hanno provocato l’espulsione. Vige confusione e incoerenza, poiché non è possibile fare accordi con coloro i quali hanno votato a favore dell’aumento degli oneri di urbanizzazione poco tempo fa, nonostante le sollecitazioni ad affrontare il grave problema dell’esosità degli stessi, che stritolano l’economia locale soprattutto per la categoria di appartenenza, sollevato più volte da noi stessi nel mese di marzo ed in seguito anche dall’opposizione. Esortiamo anche gli imprenditori edili a fare sentire la loro voce e a non rimanere nell’ombra, perché ad oggi stiamo pagando il caro prezzo delle scelte altrui.

Il Presidente – Calogero Malfitano