I finanzieri della Sezione Operativa Navale di Licata, nel corso di una operazione finalizzata al contrasto del lavoro nero ed irregolare, si sono imbattuti in un abuso edilizio perpetrato all’interno della struttura del porto turistico di Licata, denominata Marina di Cala del Sole, in prossimità della foce del fiume Salso, dove hanno sottoposto a sequestro uno scavo di circa 380 metri quadri ed un massetto in calcestruzzo, base per la realizzazione di una grande piscina. L’opera, infatti, realizzata da un concessionario dichiarato decaduto con provvedimento dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, era stata eseguita senza le previste autorizzazioni dell’Agenzia del Demanio, in violazione della normativa prevista dal Codice della Navigazione. Il sequestro conferma l’altissima attenzione della Guardia di Finanza nella tutela del patrimonio paesaggistico e dell’ambiente, ad esclusivo beneficio dell’intera collettività che non può tollerare compressioni al diritto sancito nella Carta Costituzionale. Per questo i finanzieri erano già intervenuti nella stessa zona del porto turistico, nel marzo dello scorso anno, procedendo al sequestro di un immobile.
Marina di Cala del Sole, la Finanza sequestra uno scavo di 380 metri
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