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L’opposizione chiede le dimissioni del sindaco Angelo Cambiano dopo il passo indietro dell’ex assessore ai Lavori Pubblici, Adriano Damanti. Ecco la nota di 12 consiglieri di opposizione. 

E sono due in una settimana!
In meno di due anni, ben cinque della squadra che ha consentito all’attuale Amministrazione di arrivare a fatica a neanche a metà del mandato hanno abbandonato la nave, dimettendosi.
Ma ricapitoliamo: dopo un mese dall’insediamento abbiamo assistito alle dimissioni degli assessori Gagliano e poi Anna Triglia. Poi è stata la volta di Massimo Licata D’Andrea. Poi sono stati fatti fuori Stefania Xerra, Angelo Sambito, Pino Montana e Francesco Carità con l’azzeramento di Giunta di sette mesi fa durato ben 41 giorni; a seguire la revoca e la successiva reintegrazione di Vincenzo Ripellino, che ha stretto i denti qualche mese e una settimana fa ha rassegnato le proprie dimissioni. Ieri, infine, è stata la volta di Adriano Damanti. Abbandoni ben comprensibili, tutti, ma in almeno due casi è oramai risaputo che il passo indietro è dovuto a ragioni degne di considerazione per chi lo ha fatto e costituiscono esempi che gravano ulteriormente sulla già complicata posizione dell’Amministrazione agli occhi dell’opinione pubblica.
Purtroppo, va detto ai cittadini di Licata, l’Amministrazione è un tracollo su tutti i fronti.
“Avete chiesto il mandato per gestire il Comune promettendo trasparenza ed efficienza, ma non avete risolto alcun problema anzi, oggi, dopo ben due anni, a Licata si sta peggio di prima; e non è certamente per colpa del destino, ma della conclamata inadeguatezza dell’amministrazione Cambiano”.
-La gestione dei rifiuti :aver disatteso una legittima prerogativa dell’organo consiliare che aveva deliberato più di un anno fa per l’esternalizzazione del servizio ha provocato quello che oggi è lo stato della pulizia generale del paese, con il costo del servizio alle stelle anche per il mancato avvio della differenziata.
-Si perdono tantissimi finanziamenti, da quelli per realizzare l’illuminazione pubblica a risparmio energetico a quelli per utilizzare le risorse naturali come le spiagge.
– Non si adottano misure idonee a fronteggiare il randagismo dilagante.
– L’ospedale chiude reparti uno dopo l’altro senza che l’Amministrazione sappia battere i pugni per far valere i diritti della nostra collettività;
-Strade-groviera che fanno parte oramai del paesaggio e che determinano ingenti spese pubbliche per le lesioni che causano ai cittadini, ma guai a rivedere le priorità di spesa.
– il depuratore, nel frattempo, continua a scaricare i liquami non depurati alla foce del fiume, che noi facciamo navigare in kayak con i rischi sanitari che ne conseguono.
– Si permette a Girgenti Acque di spadroneggiare e di arrivare persino a tagliare i servizi e i cittadini hanno a che fare più volte con acqua non potabile, quando arriva.
In tutto questo Licata vive una situazione di conflitto politico e sociale d’altri tempi. Tempi che pensavamo di esserci messi definitivamente alle spalle.
Nella consapevolezza, dunque, del fallimento totale di questa Amministrazione, non ci rimane che chiedere al Sig. Sindaco di seguire l’esempio di chi ha determinato l’ottenimento del suo mandato.
“Lasci anche Lei Sindaco: lo faccia per il bene di questo Paese”.

L’opposizione: Giuseppe Russotto, Calogero Scrimali, Violetta Callea, Antonietta Grillo, Laura Termini, Pietro Munda, Giada Bennici, Francesco Moscato, Piera Di Franco, Antonio Terranova, Antonio Vincenti, Anna Triglia