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immagi42_800x600Vent’anni di promesse non mantenute diventano finalmente realtà entro il 2020. Parola di Rosario Crocetta governatore della Sicilia. Undici miliardi, di cui tre o quattro già disponibili, per rendere moderna e fruibile la rete ferroviaria dell’Isola, permettere collegamenti rapidi tra le città e gli aeroporti. Buone notizie anche per la tratta Licata-Gela-Comiso con una prima riduzione di 15 minuti dei tempi di percorrenza, che nella seconda fase del progetto diventeranno 45, per raggiungere dalla nostra città l’aeroporto comisano. Il nuovo piano, presentato da Rfi e dalla Regione, verrà realizzato con fondi europei cui dovrebbero aggiungersi dei fondi privati per potenziare anche alcune importanti vie di collegamento stradale e far uscire così la Sicilia dai suoi ritardi storici e dal suo isolamento. Per Crocetta è la “cura del ferro”: l’ammodernamento del sistema ferroviario voluto dall’Europa, oggi decisa a mettere in moto progetti (e soprattutto fondi) per rilanciare il trasporto su rotaia. La Sicilia ne è sempre stata carente. Il piano di rilancio e di investimenti prevede il potenziamento delle linee che da Messina, Palermo, Catania e Agrigento possano permettere in tempi gradualmente più rapidi il collegamento tra le città e gli scali aeroportuali. Si tratta di un piano di sviluppo che avrebbe già dovuto dare i suoi frutti, visto che se ne parla dal 2008. Di buono c’è che la velocizzazione della linea Palermo-Messina-Catania è inserita nello “Sblocca Italia” di Matteo Renzi con un investimento per l’Isola di cinque miliardi. E di buono c’è anche che la parte meridionale della Sicilia, quella che ci riguarda direttamente, non è stata trascurata, come è avvenuto altre volte. Da Licata dunque sarà possibile affidarsi al treno per poter raggiungere l’aeroporto di Comiso, ma anche città come Palermo e Catania.