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processione madonna del castelloRiceviamo e pubblichiamo la mozione presentata dai consiglieri Rosario Bruna, Giulio Castellino e Calogero Malluzzo sulla delibera con la quale sarebbe stato dato l’affidamento del Castello  Chiaramonte all’associazione Castellani di Maria per dare vita ad un museo permanente.

“Sono ancora ben visibili sul sito istituzionale del comune gli atti che riguardano l’esproprio e la relativa acquisizione del Castello di Montechiaro, non solo in termini economici ma anche in termini di lotta burocratica. Ecco perché gli scriventi rimangano esterrefatti nel leggere la delibera della Giunta Municipale n.49 del 1/4/2014 sia per la leggerezza con cui è stata fatta sia perché essa, a parere degli scriventi, non risulta essere in piena sintonia con il regolamento sulla fruizione del Palazzo Ducale e del Castello di Montechiaro, approvato con delibera del consiglio comunale n.7 del 30/01/2012. Il regolamento de-quo, infatti, aveva ed ha la funzione primaria di regolamentare la fruizione dei predetti beni immobili dietro un compenso economico. L’articolo 8 del predetto regolamento non parla assolutamente di concessione gratuita se non per la cappella dove si trova la Madonna del Castello a cui vanno indirizzate le nostre preghiere. Il regolamento detta le regole a cui devono attenersi sia chi richiede le autorizzazione sia il comune che ha l’obbligo di rilasciarle. Nel regolamento, più volte citato, non è previsto il rilascio di autorizzazione senza l’indicazione temporale della manifestazione. Inoltre, non può la Giunta Comunale autorizzare senza far pagare una cauzione e senza incassare il relativo canone che all’inizio di ogni anno il Sindaco ha l’obbligo di determinare, giusta ultimo comma dell’articolo 8 del ripetuto regolamento. Infatti la predisposizione permanente di un museo non è prevista, perché si configurerebbe l’ipotesi di affidamento diretto che, secondo gli scriventi, è regolamentato in modo diverso. Per i motivi suesposti, invitano il Sindaco e la Giunta a revocare immediatamente la delibera n.49 del 1/4/2014, perché in palese violazione del regolamento più volte citato”.