Pubblicità

Il Coordinamento del Circolo PD di Licata, dopo un anno di amministrazione Galanti traccia un primo bilancio, ponendo una serie di quesiti al primo cittadino. 

Esattamente tredici mesi fa il Dott. Giuseppe Galanti veniva eletto Sindaco, scelto per il ruolo da diecimila Licatesi. Per lui si presentarono immediatamente le condizioni politiche più favorevoli per amministrare: una maggioranza bulgara in Consiglio Comunale (19 Consiglieri su 24) e, soprattutto, l’appoggio dichiarato del Dott. Carmelo Pullara, neo deputato regionale licatese (ruolo mancante da troppo tempo nella città di Licata) che si proponeva già in campagna elettorale come il riferimento alla Regione delle istanze del Comune di Licata (da cui l’ormai famoso slogan elettorale “La Regione in Comune!”).

La situazione amministrativa della città, dopo cinque anni in cui si erano succeduti due sindaci e tre commissari, non era certamente favorevole per nessuno, tanto meno per un sindaco che non aveva alcuna esperienza politica attiva precedente. Ma le
aspettative della cittadinanza, testimoniate dal 56% di preferenze ottenute al primo turno, erano decisamente alte.
In questo contesto, la città, e con lei anche il PD locale, ha voluto mantenere una posizione di osservazione dell’azione amministrativa, senza creare alcuna polemica fine a sé stessa, nell’ottica che un certo lasso di tempo fosse necessario per prendere piena coscienza dei molteplici problemi cittadini, ed aspettando di cogliere i primi segnali di intervento e soluzione degli stessi. Dispiace quindi constatare che a più di un anno dal suo insediamento, questa Amministrazione ha visto cambiare tre assessori al bilancio (ruolo chiave dell’attività amministrativa) e non ha dato segnali chiari sulle strategie da adottare per il rilancio economico e sociale della città.

Per tale motivo, scevri da alcun intento polemico, chiediamo al Sig. Sindaco:
– Abbiamo assistito ad un controverso taglio del ruolo della dirigenza comunale ed assistiamo ad una lenta individuazione delle figure apicali degli uffici. Quando pensa di definire l’assetto della macchina burocratica del Comune in modo da iniziare a vedere i frutti di questa riorganizzazione che ad oggi dà invece forti segnali di disorganizzazione?
– Quale visione della città ha in mente per il futuro e quali azioni vuole adottare per realizzarla considerato che ad oggi non abbiamo visto proporre alcuna scelta strategica?
– Ritiene opportuno rilanciare l’attività dell’Ufficio Europa?
– Considerato lo stato in cui versa la città, quando inizierà l’attività della società aggiudicatrice la gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti (già operante negli altri Comuni della SRR cui appartiene Licata)?
– Come intende rivitalizzare socialmente ed economicamente il centro storico di Licata?
– Quali interventi di programmazione urbanistica intende sviluppare tramite la revisione del PRG (se ne ha in mente una revisione)?
– Ha ottenuto dalla Regione notizie concrete circa la canalizzazione delle acque della diga Gibbesi, unico vero elemento capace di fare decollare l’agricoltura licatese?
– Come pensa di risanare i conti del Bilancio?
– Come pensa di riqualificare le parti di territorio oggetto di abbattimenti ed utilizzare le aree di sedime ormai di proprietà del comune?

Sono solo alcune delle domande più comuni che i nostri concittadini si pongono quotidianamente e a cui siamo sicuri il Sindaco Galanti vorrà rispondere, auspicando lo stesso tono costruttivo usato nel formulare le domande stesse.
Sicuri che non manchino difficoltà quotidiane, riteniamo anche che la capacità di una buona amministrazione consista nel sapere affrontare le emergenze del tempo presente e nel contempo mettere in campo le azioni per il tempo futuro.

Il Coordinamento del Circolo PD di Licata