Il Castel Sant’Angelo ospiterà un Museo di Archeologia Subacquea, dove conservare ed esporre tutti i reperti ritrovati nel mare antistante la Città di Licata. Questo è uno degli obiettivi della sinergia stabilita stamattina tra l’amministrazione e la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Agrigento. L’idea è scaturita nel corso di un incontro tra il sindaco, Angelo Balsamo, l’assessore all’urbanistica e lavori pubblici Chiara Cosentino, in rappresentanza del Comune, e l’architetto Bernardo Agrò responsabile della sezione beni archeologici della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Archeologici di Agrigento. Nel corso dell’incontro, a cui hanno fatto seguito dei sopralluoghi alla sede del Fondo Antico di via S. Francesco ed all’ex convento del Carmine, in particolare si è parlato della realizzazione di un progetto per l’allestimento di un evento di presentazione, al fine di rendere partecipe la cittadinanza sull’importante rinvenimento del ceppo di ancora litica risalente al VII° – V° secolo avanti Cristo, grazie ad un intervento del Gruppo Archeologico Finziade in collaborazione con il nucleo sommozzatori della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera, e della locale sezione della Lega Navale, sotto la supervisione della Soprintendenza del Mare rappresentata dal professore Sebastiano Tusa e dell’anfora per il trasporto di vino riportata alla luce nelle scorse settimane. L’evento si terrà all’interno del Chiostro dell’ex Convento di S. Angelo.
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