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11 anni di sacerdozio per don Tommaso Pace, vicario foraneo di Licata. Ecco il suo messaggio.

25/11/2011 – 25/11/2022

Rivedo il meraviglioso duello tra la grazia di Dio e la mia miseria, tra l’amore seducente di Cristo e i miei limiti umani. Chiedo perdono a chi ho deluso e ferito, a chi non ho saputo lavare i piedi come il Maestro che ci ha dato l’esempio!

“Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi”. (2Cor 4,7)

La Parola aiuta a fare verità e mi ricorda chi sono!!! Niente più che un vaso di creta a cui lo Spirito vuole imprimere la forma di Cristo, in quanto battezzato e in quanto presbitero.

Gratitudine e amore per chi in questi anni ha deciso di esserci, sempre e comunque, con assoluta prossimità;  per chi c’è, restando un passo indietro e nel nascondimento orante; per chi c’è stato solo per un tratto e basta; per chi già è cittadino a pieno titolo della Gerusalemme nuova; per chi ha creduto in me, nonostante la consapevolezza del mio essere argilla, per chi ho incrociato anche solo per un attimo, un segmento breve o lungo di tempo.

Sono consapevole che tutto è grazia. Mi affido alla carità e alla preghiera dei fratelli e delle sorelle, vi abbraccio con tutto il cuore e vi porto nell’Eucaristia, Sacramento che produce e significa l’unità della Chiesa.

È in questa Chiesa, Sacramento di Cristo e dell’unità di tutto il genere umano, che rinnovo il mio si, usque ad finem, per essere un pò di luce e un pò di amore… spero per tutti!

don Tommaso Pace