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soccorsi sotterraneiDopo il cedimento di una scaletta interna alla Grangela, i consiglieri Russotto, Terranova e quelle del “Domanirosa” hanno indirizzata una lettera aperta all’amministrazione comunale.

“Il cedimento di alcune strutture all’interno del sito turistico “Grangela” sanziona l’ennesima emergenza per la nostra Licata. Alcuni turisti sono rimasti feriti e la maggior parte dei siti archeologici di pertinenza comunale rimarranno chiusi proprio a ridosso della stagione estiva e per tutta la durata della stessa. Quanto accaduto comporterà un ulteriore abbassamento della qualità dell’accoglienza turistica pubblica licatese a discapito dei turisti che soggiorneranno quest’estate a Licata (non parlaimo dell’accoglienza privata, che invece grazie agli investimenti dei cittadini in B&B e Case Vacanze è di gran lunga migliorata). Da parte nostra non c’è la volontà di entrare in polemica con l’amministrazione in merito al singolo spiacevole episodio della “Grangela”, rispetto al quale ravvisiamo una responsabilità solo indiretta dell’amministrazione (consistente, a nostro modesto parere, nell’opportunità di una vigilanza “speciale” dei siti di competenza comunale data l’imminente apertura della stagione turistico-balneare). Polemiche a parte, una riflessione generale sulla necessità di un cambio di rotta nell’approccio alla gestione dei problemi della città è doverosa. Il “caso Grangela” non è che l’ultima di una serie di vicende poco felici per Licata la cui causa va ricercata in una gestione della cosa pubblica unicamente emergenziale e mai programmatica da parte di Cambiano, fin dall’insediamento. Altrimenti non si capisce il perchè di tanti episodi rispetto ai quali questo sindaco si dimostra, nostro malgrado, impreparato e mal consigliato. Noi da Consiglieri Comunali vicini alla gente non possiamo accettare che un’amministrazione insediatasi da così poco non abbia la solidità e la serenità politica di valorizzare le potenzialità, in primis la vocazione turistica, del nostro splendido paese attraverso politiche attive e di ampio respiro (partecipazioni a bandi di finanziamento europeo e regionale in diversi settori, coinvolgimento della società civile, attività di partenariato tra pubblico e privato, presidio autorevole delle altre istituzioni per risolvere mancanze strutturali, come ad esempio il crollo del ponte che da Canicattì porta a Licata). Siamo stanchi di vedere la nostra città in prima pagina esclusivamente a causa di fatti che ne danneggiano l’immagine. Pensiamo che si possa fare meglio e di più per assicurare alle future generazioni una città prospera e vivibile. “Il treno ha fischiato” già da un pezzo, quindi invitiamo l’amministrazione a riconsiderare tanti dei propri atteggiamenti. Auspico un maggior rispetto del ruolo e un reale coinvolgimento dei membri del consiglio comunale. Noi consiglieri siamo stanchi di essere chiamati in causa solo per essere accusati e caricati di responsabilità che non ci appartengono. Pensiamo di riassumere il pensiero di tutta l’opposizione nel dire che siamo aperti a collaborare per soluzioni che migliorino le condizioni generali, ma se non si dovesse riscontrare in concreto un cambio di rotta verso una politica che abbia come obiettivo la tutela dei licatesi prima di tutto, al momento opportuno faremo in modo che questo stallo gestionale abbia fine.

I Consiglieri: Russotto Giuseppe, Antonio Terranova e il gruppo Domani in Rosa composto da Violetta Callea, Laura termini e Maria Antonietta Grillo