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Si è svolto a Roma, nei giorni 29 e 30 novembre scorsi, presso la Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza, un Convegno dal titolo: Regolazione multilivello e governo del mercato dell’energia. Implementazione del terzo pacchetto e politiche per le energie rinnovabili”. Il Convegno è stato aperto dal saluto del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, ed è stato animato da autorevoli studiosi e tecnici del settore, tra cui la Dott.ssa Sandrine Serpentier-Linares, dell’Università di Montpellier, il Prof. Gonzalo Maestro Buelga, dell’Università di Bilbao, il Prof. Franz Jurgen Sacker, dell’Università di Berlino, il Prof. Lorenzo Cuocolo, dell’Università Bocconi di Milano. La tavola rotonda conclusiva ha visto la partecipazione del Prof. Valerio De Luca, Presidente di Aises, del Dott. Felice Egidi di Enel Green Power, del Dott. Alessandro Noce, dell’Autorità Antitrust, del Dott. Antonio Colavecchio, dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e dell’Avv. Gioacchino Amato, di Consob. Le conclusioni della tavola rotonda sono state affidate al Prof. Claudio De Vincenti, economista dell’Università La Sapienza di Roma nonché attuale sottosegretario allo Sviluppo Economico. La tavola rotonda conclusiva ha affrontato il tema della Strategia Energetica Nazionale, attualmente oggetto di una pubblica consultazione. In particolare il Prof. De Vincenti ha evidenziato la necessità di tornare a una programmazione energetica a livello nazionale (anche se oggi sul termine programmazione esistono dei pregiudizi ideologici di stampo liberista e quindi si preferisce parlare di strategia), e non solo regionale, onde evitare la presenza di squilibri nella produzione di energia tra le diverse aree territoriali del nostro Paese, nonché tra diverse fonti di energia. Sul piano dell’energia fotovoltaica, infatti, la mancanza di programmazione ha comportato un eccesso di produzione, tant’è che l’Italia ha già raggiunto gli obiettivi comunitari fissati per il 2020. Ciò tuttavia comporterà innegabili svantaggi. Ed infatti, avendo raggiunto l’obiettivo con otto anni di anticipo, ci ritroveremo un ritardo tecnologico di otto anni, perché gli altri Paesi europei, raggiungendo gradualmente i propri obiettivi, potranno usufruire della tecnologia più aggiornata che nel frattempo sarà reperibile sul mercato. Alessandro Noce si è soffermato, tra l’altro, sull’unbundling e quindi sullo scorporo di Snam da Eni, disciplinato con il decreto liberalizzazioni dello scorso giugno, evidenziando luci e ombre dell’intervento regolatorio. Gioacchino Amato si è invece soffermato sulle performances di borsa delle società quotate nei mercati finanziari italiani ed appartenenti al comparto fotovoltaico, che vengono misurate con l’utilizzo dell’indice IREX. Detto indicatore ha sottoperformato l’indice Mibtel, e ciò probabilmente a causa dell’incertezza del quadro normativo che il recente decreto liberalizzazioni ha inteso colmare. I relatori si sono inoltre soffermati sulla necessità di migliorare i requisiti di indipendenza dell’autorità di settore, l’Autorità dell’Energia Elettrica e del Gas, sia nei confronti del potere politico che dei soggetti sottoposti a vigilanza pubblica.