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HPIM3784Proponiamo un documento del consigliere comunale del Gruppo misto Elio D’Orsi sulla gestione in house dei rifiuti.

In questi giorni diversi sono stati i comunicati stampa sulla gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Comunicati forti nei quali la gestione in House è rappresentata come una grossa problematica. Desidero ricordare che la scelta di questo tipo di gestione nasce con l’Amministrazione dell’Avv. Angelo Balsamo, tantè che in data 6/11/2014 la proposta di delibera veniva portata in Consiglio Comunale e votata all’unanimità da tutti i consiglieri presenti, sia di maggioranza che di opposizione, ritenendo che tale sistema di gestione dei rifiuti fosse migliore rispetto al precedente, stante la gestione fallimentare. Ritengo opportuno citare i 19 consiglieri presenti che votarono per la gestione in House: Ripellino, Carità, Callea V.zo, Platamone, Russotto; Caico Giuseppe, Montana, Triglia, De Caro, Peruga, Piccionello, Sica, Sambito, Burgio, Bonfissuto, Castiglione, D’Orsi, Alesci, Terranova. A fronte di quanto premesso, l’Amministrazione Cambiano in data 8 settembre 2015 portava in Consiglio Comunale la rettifica della delibera n. 135 del 6 Novembre 2014, e anche in tale occasione il Consiglio Comunale approva, sempre all’unanimità, l’atto proposto dall’amministrazione per la gestione in House, per tanto la volontà del consiglio confermava quanto precedentemente votato. Alla luce di ciò, con il palese consenso del Consiglio Comunale, l’attuale Amministrazione si è attivata in merito. Improvvisamente, adesso leggiamo comunicati di diverso orientamento che invitano i Consiglieri a non votare l’atto predisposto dall’Amministrazione Comunale volta ad iniziare la propria gestione, e di esternalizzare il servizio. Conosciamo tutti la gestione fallimentare della Dedalo, ma ritenere che la gestione in House sia dannosa, mi sembra una forzatura. Assistiamo a dichiarazioni fatte da coloro che hanno sostenuto fortemente la gestione in House, e che oltre a sostenerla hanno predisposto pure gli atti facendo la stessa il loro cavallo di battaglia in campagna elettorale, ritenendola più giusta per la città di Licata. Pare opportuno concludere, a fronte di tali dichiarazioni, che la ragione di questo cambiamento radicale sia dovuto a motivi di carattere personale e non legato all’interesse della nostra Licata. Il sottoscritto dichiara ai propri concittadini il motivo per il quale lo stesso ha votato per ben due volte gli atti per il servizio in House. Lo scrivente è convinto che tale gestione sia la soluzione migliore per la città a fronte di uno studio fatto sul piano economico finanziario. Alcune figure ambigue, per attivare consensi, hanno fatto leva sui numeri; in realtà è necessario fare chiarezza sulle figure che la legge impone nella previsione di una gestione dei rifiuti in House. Il Codice Civile prevede le seguenti figure: presidente, numero due componenti del consiglio di amministrazione e numero tre revisore dei conti; il piano economico finanziario ha previsto tali figure con i relativi compensi e non risulta alcuna nessuna forma di speculazione, stante che gli stessi compensi non raggiungono la cifra di 2000 euro cadauno. Lo scrivente invita tutti i concittadini a fare un confronto tra la somma sopra descritta e il salario di un operatore ecologico, previsto dal Contratto nazionale del lavoro di FederAmbiente, quest’ultimo risulta essere pari a € 3553,47 al lordo. Vero è che se si decidesse per l’esternalizzazione del servizio le figure previste per la gestione in House verrebbero meno. A prima vista, dall’esternalizzazione del servizio potrebbe scaturire una forma di risparmio pari ad € 87.421,20. In realtà tale risparmio non è reale in quanto dal costo presunto per la gestione dei rifiuti va aggiunto il 18.50 % in più, per utile di impresa e spese generali, che andrebbero attribuiti all’impresa aggiudicataria del servizio, che ammonterebbero a circa un 750mila Euro. Pertanto la differenza dei costi fra le due diverse gestioni risulta evidente. Invito tutti i miei concittadini a ricordare che una precedente Amministrazione aveva esternalizzato il servizio dei tributi e che tale scelta gravò sulle tasche dei Licatesi per una somma pari a un milione di euro annuo quale agio per il servizio reso. E’ inutile ricordare i disagi e le file presso gli sportelli Engineering nelle quali ognuno di noi si è recato. Alla luce di quanto dichiarato, affermo, senza alcuna remora, che sono stato e sono, un sostenitore della gestione in House, solo ed esclusivamente perché il mio è un interesse dettato dal desiderio di tutelare i miei concittadini.

Elio D’Orsi – consigliere comunale