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depuratore di LicataLa nota diffusa dal Comune sulla funzionalità del depuratore di Contrada Ripellino ha generato la presa di posizione della sezione locale di Cittadinanzattiva.

“Da quanto abbiamo avuto modo di apprendere nel corso dell’incontro – sottolinea il Sindaco – l’impianto di depurazione di contrada Ripellino, dal punto di vista tecnico – strutturale è perfettamente funzionante”. Questa è la dichiarazione del Sindaco,contenuta nel comunicato stampa n° 17 del 22 gennaio scorso ed il contenuto della dichiarazione ci avrebbe fatto gioire ed esultare se solo la fonte della notizia fosse credibile ed attendibile. Ma come si fa a credere ad una simile notizia se già medesimo impegno a mettere a posto tutto quanto, da parte del Gestore Unico, era venuto a valle dello sversamento verificatosi in data 4 aprile 2014 ed ancora in sede di tavolo tecnico tenutosi ad Agrigento il primo di ottobre del 2014? Ci chiediamo e i cittadini si chiedono, ma la dichiarazione riportata dal sindaco è stata pronunciata dal Gestore Unico o dal Responsabile dell’Arpa? Ma la dichiarazione deriva dai risultati di analisi in uscita dall’impianto o da ispezione o audit tecnico-funzionale fatto presso l’impianto? Perché occorre precisare che una analisi estemporanea può dare anche risultati confortanti senza con ciò attestare la corretta gestione dell’impianto in quantità, qualità e completezza. Se dovessimo credere convintamente a queste dichiarazioni dovremmo immaginare che le periodiche morie di pesci alla foce del Salso e presso il molo di levante siano dovute non a fattori di inquinamento ma …. ad annegamento dei pesci (sic). Tutte le analisi che periodicamente vengono effettuate da Goletta Verde e pubblicate in tutta Italia che danno un quadro totalmente diverso ed un inquinamento acuto, sono forse frutto di manie paranoiche o manichee? Ed ancora: in molto meno di tre mesi il Gestore Unico riesce a sopperire alle “carenze funzionali e strutturali” che denunciava l’Arpa nel suo report del 22 ottobre u.s. realizzando quegli interventi risolutivi che essa prescriveva ? Ed infine si è provveduto a soddisfare la prescrizione sempre dell’ Arpa che così scriveva: “si torna a sottolineare l’assoluta necessità di procedere ad un adeguamento dell’ intero impianto di depurazione…….. “ in meno di 90 giorni? Ne prendiamo atto, ma consentiteci di esprimere delle perplessità, non fosse altro perché ci viene difficile credere che quello che non è stato fatto in quasi otto anni venga fatto in meno di tre mesi. In ogni caso, noi aspettiamo che l’Assessorato Regionale all’ Energia o, in sostituzione, il Ministero all’Ambiente, acclarino definitivamente come stanno le cose, perché siamo convinti di non soffrire di smanie di persecuzione, ma desiderare solo che delle certezze ci restituiscano il depuratore nella sua piena e totale efficienza, a garanzia dell’Ambiente e della salute dei cittadini.

Salvatore Licata – referente per l’ambiente Cittadinanzattiva

Maria Grazia Cimino – responsabile provinciale TDM