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Francesco CaritàCon vivo compiacimento constatiamo che nelle ultime settimane diversi partiti e gruppi politici hanno manifestato l’intendimento di esprimere il candidato alla carica di sindaco della città di Licata. Oggi, la nostra lista civica, che all’indomani delle elezioni comunali del 2013 è stata la più votata, ritiene che esprimere un candidato a sindaco non sia conseguenziale all’essere stati “maggioranza”, non che questo sia preclusivo, né tantomeno sia indispensabile per ribadire un’identità politica. Di preminente importanza appaiono i programmi e la progettualità per il rilancio del Paese e per alleviare il torpore in cui è precipitata la nostra comunità, a causa della dilagante crisi economica. Che ogni gruppo politico esprima un candidato a Sindaco è certo un diritto, peraltro il gruppo “Il Domani” avrebbe i numeri e le persone da potere indicare alla carica di primo cittadino di Licata, ma non la si ritiene la strada migliore da intraprendere per incidere positivamente sulle sorti della nostra amata Città. Non sarebbe più giusto che le forze politiche moderate e la società civile ragionassero sui progetti di sviluppo e di rilancio del nostro territorio? Non sarebbe auspicabile che la figura del prossimo sindaco di Licata nascesse in maniera spontanea e coincidesse con la persona che più di ogni altra possa rappresentare la sintesi e l’equilibrio per realizzare il predetto progetto di sviluppo?Il gruppo “Il Domani”, in quanto lista civica non legata a vincoli e stereotipi politici ritiene che è il momento di iniziare a ragionare non sul nome di chi potrà essere il sindaco di Licata, ma sui problemi che dovrà affrontare il futuro primo cittadino, su come dovrà risolverli e secondo quale priorità. Siamo pronti al dibattito pubblico e mediatico, al contraddittorio e non ai soliloqui ed attendiamo con ansia che ci sia il confronto politico per iniziare a parlare di programmi e di idee, senza preclusioni di sorta, per come il nostro gruppo ha sempre dimostrato, quando occorre mettere la faccia per Licata. Non condividiamo, inoltre, pur nel rispetto assoluto delle altrui idee, che sulla figura e sul ruolo del Commissario dott. Dario Cartabellotta, esercitato in modo terzo, si crei un campo di battaglia per lo scontro politico. Piuttosto che tentare di delegittimare il Commissario lo si dovrebbe investire dell’importante ruolo di rappresentare il trait d’union fra il Comune e la Regione, soprattutto al fine di affrontare e risolvere rilevanti problematiche ovvero porre basi progettuali che la futura amministrazione potrà portare in esecuzione.

Francesco Carità – Capogruppo Il Domani