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È accusato di atti persecutori nei confronti di una donna e di due uomini della cerchia familiare della stessa e andrà a processo. Si tratta di un licatese
raggiunto dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle persone offese per 500 metri con l’applicazione del braccialetto elettronico avvenuta in data 12 aprile 2024.
L’uomo, assistito dall’avvocato Tony Ragusa, al successivo interrogatorio ha respinto le accuse e il Riesame è fissato per il 30 aprile prossimo.