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PlatamoneRiceviamo e pubblichiamo una nota del presidente del Consiglio comunale, Saverio Platamone, inviata al Governatore Rosario Crocetta per rappresentare le difficoltà create dal crollo del viadotto Petrulla.

Oggetto: Interruzione SS 626 Licata – Ravanusa

Come a Voi noto, in data 07/07/14 un tratto del viadotto “Petrulla” della SS 626, che collega Licata a Ravanusa,  è collassato causando una serie di incidenti automobilistici e numerosi feriti, fortunatamente non gravi, ed oggi possiamo solo ringraziare Dio per il fatto che il crollo non sia avvento nella giornata di Domenica nella quale l’elevato traffico automobilistico avrebbe sicuramente causato danni ancora più drammatici. Come sicuramente saprete, l’arteria in questione è l’unica  decente che consente ai cittadini dell’entroterra (Canicattì, Campobello di Licata, Ravanusa ed ecc…) di raggiungere il mare e la città di Licata. È quasi superfluo sottolineare il grave danno che subirà, in un contesto economico regionale già di per sè drammatico, la città di Licata che vive anche e principalmente di turismo soprattutto durante i mesi estivi che permettono,  a chi lavora nel settore, la sopravvivenza per l’intero anno. Auspico che l’inchiesta avviata dalla 9kb8dcmagistratura faccia ampia luce sull’accaduto e su eventuali responsabilità e che gli autori possano pagare non solo per i danni materiali ma anche per quelli economici e di immagine causati ad una intera città. L’aspetto economico è, comunque,  solo una parte del problema considerando che  quello legato alla sanità ed alla salute dei cittadini non può e non deve essere sottovalutato. Oggi il piano di riordino del sistema sanitario regionale, che prevede gli ospedali riuniti di Canicattì e Licata con l’ottica di una armonizzazione delle risorse e di un miglioramento dei servizi, alla luce di quanto accaduto,  necessita di una rivisitazione e rimodulazione, considerando che i tempi di ripristino, presumibilmente, saranno molto lunghi e quindi ben oltre la validità di qualsivoglia programmazione. Allo stato attuale, infatti, è impensabile che un’ambulanza possa raggiungere da Licata l’ospedale di Canicattì per prestazioni non eseguibili nel nosocomio licatese, e viceversa,  sia per i lunghi tempi di percorrenza e principalmente per la scarsa qualità dell’arteria stradale alternativa da percorrere. Pertanto, certo della vostra sensibilità alla problematica, vi chiedo di rivedere il piano sanitario regionale al fine di garantire il diritto alla salute ed alle cure dei licatesi e di potenziare la struttura ospedaliera ed in IMG-20140707-WA0001particolare i reparti indispensabili per garantire il diritto alla salute. In questo contesto occorrerebbe rivalutare e rivedere la situazione del punto nascite che, per mia convinzione, per altro già tante volte manifestata a tutti i livelli istituzionali regionali e nazionali,  dovrebbe rimanere attivo e potenziato anziché, a causa di decisioni assolutamente non condivise,essere destinato alla chiusura, non considerando che i  suddetti problemi viari non consentirebbero di raggiungere in totale sicurezza l’ospedale di Canicattì mettendo seriamente a rischio la salute delle puerpere e dei nascituri e vanificando l’obbiettivo primario delle reti STAM e STEN ossia la sicurezza delle mamme e dei neonati. Sicuro del Vostro immediato interessamento mi è  gradita l’occasione per porgere ossequiosi saluti.

Il Presidente del Consiglio comunale – Saverio Platamone