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IMG_2364Pubblichiamo l’intervento del consigliere comunale Calogero Scrimali, eletto nella lista Licata in crescita, che chiede lumi sulla condizione finanziaria del Comune.

Non si può vivere serenamente con i si dice o con le supposizioni, su certi temi. Ci riferiamo alla nota fatta pervenire a Licata a fine aprile dalla Corte dei Conti, sezione di controllo. Nota molto dettagliata e preoccupante e per degli amministratori degna di parecchia attenzione, considerato che conteneva parecchie e delicate evidenze: Negli anni che vanno dal 2011 e fino al 2013, in estrema sintesi, si è fatto costante ricorso ad ingiustificati e consistenti anticipazioni di tesoreria non rimborsate al termine dell’esercizio, (nel solo 2013 si parla di 5,3 milioni di euro). Una forte consistenza di debiti fuori bilancio riconosciuti; forti e consistenti residui passivi, (somme impegnate e non pagate) che alla data del 31 dicembre 2013 arrivavano alla considerevole cifra di 22.851.425,62 euro. Riteniamo e speriamo di sbagliarci, che da allora ad oggi la condizione finanziaria possa essere solo peggiorata e questo non ci fa stare tranquilli in assenza di un quadro, preparato da questa amministrazione che ci consenta di capire se e come potrà salvare questo comune dal fallimento. Desideriamo sapere a quanto ammonta l’anticipazione di tesoreria, ad oggi, a quanto i residui passivi, ad oggi, a quanto i prelievi da fondi vincolati da ripianare entro il 31 dicembre 2015, se ci sono, a quanto le somme mensili da prevedere per prestiti precedenti e come verrà articolato un doveroso ed urgente piano di rientro. In assenza di ciò, ogni singolo euro in procinto di essere speso da questa amministrazione potrà essere considerata una ulteriore spinta che ci avvicina sempre più al baratro finale del fallimento. Se a tutto ciò aggiungiamo l’obbligo a partire dal 1 gennaio del corrente anno di adottare la Legge 118/2011 che impone l’utilizzo di entrate certe tra le poste di bilancio in entrata, è facile comprendere come la nostra e quella dei nostri concittadini sia una preoccupazione più che fondata. Si richiede quindi, con somma urgenza, una dettagliata e circostanziata relazione al Consiglio comunale onde fugare timori e preoccupazioni e soprattutto in relazione al doveroso e non più procrastinabile piano di rientro.

Il consigliere comunale – Calogero Scrimali