Approvato ieri in consiglio comunale, con 15 voti favorevoli e 4 astenuti (Bruna, Incardona, Vitello e Castellino), l’unico punto all’ordine del giorno: la modifica del Piano Triennale delle opere pubbliche per permettere l’inserimento di progetti con i quali poter ottenere dei finanziamenti per la manutenzione delle scuole.
Prima, però, di discutere e approvare il punto si è registrata la polemica tra il sindaco Pasquale Amato e il consigliere Rosario Bruna. Dopo la seduta del consiglio di 2 settimane fa, Amato aveva definito su facebook Bruna, che aveva parlato di illogicità della proposta presentata dall’amministrazione di esistenza o inesistenza del prevalente interesse pubblico di uno degli immobile da demolire, un residuo della vecchia politica.
“Il 22 novembre scorso – ha replicato Bruna – il sindaco si era congratulato con me per il lavoro svolto in commissione. Ora come folgorato sulla via di Damasco mi definisce residuo della vecchia politica. Proprio tu che fai politica da oltre 30 anni e sei stato in giunta con un sindaco democristiano”. E ancora: “Parli di meritocrazia ma distribuisci incarichi ai parenti dei consiglieri”. Infine, ha chiesto che fossero distribuite delle determine da cui, secondo Bruna, si evincerebbe che la questione delle demolizioni sia materia di competenza dell’ingegnere capo e della giunta e non del consiglio.