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Conoscenze, abilità e competenze sono state l’orizzonte comune di un impegno costante e proficuo in cui si sono incrociate le aspettative di due studentesse e un sistema di attese di tre insegnanti.
Questo rappresenta il successo raccolto da Matilde Faraci e Michela Mulè, studentesse dell’istituto alberghiero di Licata, al concorso regionale «Peppino Falconio», indetto dall’omonima onlus, che si è svolto nei giorni 17 18 maggio a Palermo presso l’Istituto Paolo Borsellino.
Selezionate in rappresentanza della provincia di Agrigento, Matilde Faraci e Michela Mulè hanno conseguito un notevole successo, facendo conseguire all’Istituto Filippo Re Capriata il massimo numero di riconoscimenti su scala regionale. Esattamente tre premi su un totale di 6: una borsa di studio a Matilde Faraci e le attestazioni per «Tecnica e pulizia nell’esecuzione» e «aspetti culturali del piatto in esposizione» a Michela Mulè. È così che si è espressa la giuria tecnica composta da
1) Prof. Dino Mastrocola (Magnifico Rettore Università degli studi di Teramo)
2) Claudio Pellegrini (Chef. Presidente Associazione “Custode della tradizione”)
3) Antonio Paolini (Giornalista. Gambero Rosso)
4) Luciano Tancredi (Giornalista. Direttore de “Il Tirreno”)
5) Rocco Pozzulo (Presidente Nazionale Federazione Italiana Cuochi)
6) Pino Cuttaia (Chef. Ristorante “La Madia” di Licata, due stelle Michelin 2021)
7) Tony Lo Coco (Chef. Ristorante “I pupi di Bagheria” stella Michelin 2021)
8) Peppino Tinari (Chef. Ristorante “Villa Maiella” stella Michelin 2021)
9) Ernesto Cinalli (Chef. Campione italiano a squadre 2018)
10) Giuseppe Angelucci (Executive Chef, Baglioni Hotels S.p.a.)
11) Bartolomeo Galati (Imprenditore ed esperto nel settore catering riconosciuto
dalle ASP territoriali)
12) Luciano Mammarella (Consigliere nazionale A.I.B.E.S.)
13) Antonio Melchiorre (General Manager, Hotel Santa Lucia di Capri)
14) Pino Finamore (Sindaco di Villa S. Maria – già Chef Camera dei Deputati)
15) Emiliano Falconio (Giornalista. Food Blogger)

Si tratta della seconda edizione del concorso che l’anno scorso ha avuto per scenario la Regione Abruzzo. Quest’anno invece protagonista la Sicilia con tutto il suo trionfo di sapori, colori culture e tradizioni. Per ogni provincia una delegazione di studenti degli istituti alberghieri è stata invitata a rimodulare in chiave personale e creativa un piatto della tradizione gastronomica in grado di racchiudere in sé storia e cultura del territorio di appartenenza. Sostenibilità, tecniche innovative e storia si sono fuse nelle due creazioni presentate al concorso: «Cocktail al cantalupo» e «Polpetta di sarda su un letto di crema di buttiglieddu e caviale di basilico aromatizzato con finocchietto selvatico disidratato». Ottima la performance che ha esaltato di entrambe le studentesse la capacità di saper impiegare conoscenza e competenze e l’attitudine all’innovazione. Il successo conseguito è frutto di un attento lavoro di esecuzione e di attenzione nei dettagli, curato dagli insegnanti Maria Rita Sicurezza, Melchiorre Patti e Maurizio Amato che vi hanno trasfuso tutto l’amore e la dedizione che questo lavoro richiede.