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LE ULTIME FOTO DI STEFANO CUCCHILa 7 trasmette stasera 148 Stefano – Mostri dell’inerzia. Ascolteremo uno degli agenti che l’hanno arrestato. Vedremo Stefano Cucchi con gli occhi gonfi di botte. Sentiremo le parole dette al padre più d’una volta: “Lo vuoi capire che sono stato incastrato”? Proprio così: incastrato. Sentiremo parole ancora più pesanti. Quelle pronunciate dall’avvocato della sua famiglia: “Stefano è morto in un tribunale italiano. Parlare di diritti negati è un eufemismo”. Un eufemismo di fronte alla negazione del diritto più grande: il diritto alla vita. Il film fu presentato al Festival del Cinema di Roma il 2 novembre del 2011, tre anni dopo il pestaggio del geometra di trentun anni. Fa bene la 7 a riproporlo dopo la sentenza che per la morte di Stefano Cucchi ha assolto i presunti colpevoli – gli agenti che l’avevano in custodia – e ha condannato solo i medici: a pene (peraltro) lievi.
Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, che tanto si è battuta per la verità in questi anni, ha detto che non intende arrendersi. Ancora di più dopo una sentenza definita di giustizia ingiusta. Anche lei parla nel film. Parla dell’altruismo di suo fratello, e della fragilità che l’ha condotto nel “vortice terribile” della droga. Cosa è accaduto a Stefano? – si chiedeva. È stato pestato in carcere? È stato pestato prima di esservi condotto?
La sentenza ha escluso maltrattamenti da parte dei poliziotti. E i lividi sul corpo di Stefano mostrati dalle foto? Chi lo ha ridotto in quello stato, causandone la morte il 22 ottobre del 2009?
Per saperne di più su questo “martirio” si può leggere Quando hanno aperto la cella. Stefano Cucchi e gli altri del sociologo ed ex deputato dei Verdi Luigi Manconi. Un libro che pone la nostra distratta attenzione su quanto avviene – anche di devastante per la dignità, la sicurezza, la vita dei detenuti – nelle carceri italiane. E sui tossicodipendenti che vi finiscono. Un problema nel problema.
(g.c.)