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bolletta GirgentiSono in corso di notifica bollette di conguaglio da parte di Girgenti Acque, gestore del servizio idrico integrato in Provincia, relative al periodo di fatturazione che va da gennaio 2015 a gennaio 2016. Scorrendo il dettaglio delle voci in bolletta, figurano la quota fissa, il costo per l’acquedotto, quello per la fognatura, quello per la depurazione, gli oneri di perequazione oltre ovviamente al conteggio dell’Iva. Contribuenti mono-nucleo si sono visti recapitare a casa cartelle anche di trecento euro, con scadenza fine marzo. Le contestazioni principali da parte dell’utenza – girate al nostro giornale – arrivano soprattutto per quanto concerne il canone di depurazione. Il costo medio addebitato in bolletta per far fronte a questa spesa è di 86,79 euro. “Oltre al danno la beffa – hanno commentato –, bollette alla mano, un gruppo di contribuenti. Ci arriva una cartella che comprende anche un salatissimo canone di depurazione per un servizio che, alla luce del sequestro disposto dalla Procura della Repubblica per l’impianto di Contrada Ripellino, o non era erogato completamente oppure veniva erogato male”. Abbiamo provato a vederci un po’ più chiaro, cercando di capire a quanto ammonta – piano tariffario alla mano – il costo per la depurazione. Ebbene, anche qui non sono mancante le sorprese. Fino al 31 dicembre scorso infatti il piano prevedeva, a carico dell’utenza, il pagamento di una quota da sessanta centesimi ogni metro cubo d’acqua. Con l’entrata del nuovo anno, il costo è salito a sessantacinque centesimi ogni metro cubo. Il gruppo di utenti non ha escluso un class-action. “Stiamo valutando la possibilità di rivolgerci al patrocinio di un legale per difendere i nostri diritti e quelli delle nostre famiglie da quella che consideriamo essere una spesa non dovuta e che ci ritroviamo in bolletta malgrado è sotto gli occhi di tutti il fatto che il depuratore sia stato posto sotto sequestro penale da parte della Magistratura”.