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I sindaci partecipanti all'incontro al Teatro ReCome già anticipato nei gironi scorsi, il 14 marzo prossimo, Licata ospiterà una delle quattro manifestazioni, contemporanee, programmate per indurre le forze politiche regionali, nazionali ed europee, a porre in essere ogni utile provvedimento che possa tirare fuori dalla crisi in cui versa il comparto agricolo siciliano, crisi che a Licata è stata ulteriormente aggravata dalla tromba d’aria del 10 ottobre scorso. Le altre tre manifestazioni si terranno a Francofonte (Siracusa), Pachino (Siracusa) e Vittoria (Ragusa). Per quanto riguarda la scelta di Licata, l’ufficializzazione è arrivata ieri sera, nel corso dell’incontro operativo tenutosi al teatro Re a cui, assieme al Sindaco Angelo Cambiano, che nel fare gli onori di casa ha aperto e chiuso i lavori, hanno partecipato anche i Sindaci di Acate (Franco Raffo) Campobello di Licata (Giovanni Picone), Gela (Domenico Messinese), Naro (Calogero Cremona), Niscemi (Ciccio La Rosa), Palma di Montechiaro (Pasquale Amato) e Racalmuto (Emilio Messana) ed ancora il vice sindaco di Canicattì (Gaetano Rizzo), e gli assessori Angelo Messinese (Favara) e Domenico Fontana (Agrigento). All’incontro hanno assistito anche diversi operatori ed esperti del settore agricolo. Dopo ampio dibattito che ha visto la partecipazione di tutti i rappresentanti dei Comuni presenti all’incontro, nel corso del quale è stato anche spiegato il perchè della scelta di Licata, è stato approvato un documento, con il quale si invitano le popolazioni di tutti i paesi della Sicilia, e, nel caso specifico della fascia che da Gela si estende verso Sciacca, a partecipare compatti e numerosi alla mobilitazione del 14 marzo, per lanciare un segnale forte alla Commissione Europea per l’Agricoltura che, contemporaneamente si riunirà a Bruxelles.

IMG_20160304_200347Mobilitiamoci per la nostra agricoltura – si legge testualmente nel documento ufficiale approvato da tutti i rappresentanti dei Comuni presenti all’incontro – Considerato il perdurare della condizione di crisi economica del settore agricolo regionale che ha causato oggi un drammatico crollo dei prezzi di vendita nelle produzioni agricole, ripetute nel tempo, con flessione dei prezzi sino al 60/70 % per le produzioni ortive in serra e del 30% per le produzioni agrumarie rispetto al prezzo ordinario, nonché della produzione vitivinicola; Visto il grave stato di allarme economico e sociale che stanno affrontando le nostre comunità, che in gran parte dipendono dal sistema agricolo; dopo ripetute riunioni fra alcuni sindaci della fascia trasformata con i rispettivi agricoltori e dopo gli incontri con l’Assessore regionale all’agricoltura, on.le Antonello Cracolici e con il Ministro delle Politiche Agricole ed Agroalimentari, dott. Maurizio Martina, si proclama una manifestazione pacifica dell’agricoltura siciliana al fine di far sentire la voce di disperazione degli agricoltori siciliani per lunedì 14 marzo, data in cui in contemporanea si riunirà il Consiglio d’Europa dei Ministri dell’agricoltura. Incontro durante il quale il ministro dell’Agricoltura del Governo Italiano chiederà l’attivazione delle clausole di salvaguardia previste nel trattato Euro Mediterraneo (UE-Marocco). Sarà una giornata di mobilitazione dei Comuni e di intere città e per quel giorno si chiede, partendo dalla chiusura simbolica dei Municipi, il fermo di tutte le attività economiche, commerciali e sociali, in modo da far sentire il peso della crisi in maniera anche fortemente simbolica. Cittadini, amministratori, famiglie, imprenditori, lavoratori, commercianti, studenti: tutti uniti affinché l’Unione Europea possa ascoltare la richiesta che i nostri agricoltori chiedono a gran voce: – Norme di salvaguardia e revisione degli accordi euro-mediterranei; – Moratoria dell’importazione dei prodotti agricoli extracomunitari in attesa di una rivisitazione degli attuali accordi con i paesi extraeuropei per tutelare le nostre coltivazioni e allevamenti in attuale crisi di prezzi di vendita all’ingrosso; – Attivazione di misure anticrisi immediate e di medio termine attraverso una preventiva e forte contrattazione con l’UE; – Uniformità degli standard fitosanitari ai parametri europei dei prodotti provenienti dai paesi terzi; – Il riconoscimento dello stato di crisi. La manifestazione sarà dislocata in alcune città simbolicamente rilevanti dal punto di vista agricolo”.

Alla manifestazione che si svolgerà a Licata, parteciperanno i Comuni di Niscemi, Gela, Mazzarino, Butera, Riesi, Ramacca e quelli dell’agrigentino. Sfileranno in corteo pacifico agricoltori, studenti e cittadini guidati dai sindaci dei Comuni siciliani aderenti. La manifestazione di Licata si concluderà con una pubblica assemblea in piazza e con gli interventi dei sindaci e di rappresentanze degli agricoltori. Nel chiudere i lavori della serata, il Sindaco Angelo Cambiano, ha preannunciato che nel corso della prossima settimana chiederà un incontro al Presidente della Regione Crocetta, per sollecitare l’adozione di idonei interventi per venire incontro alle legittime aspettative degli operatori agricoli.