Pubblicità

Beni confiscati alla criminalità organizzata, con una delibera di Giunta il Comune manifesta l’interesse all’acquiszione di due cespiti da destinare a finalità sociali. Nello specifico si tratta di una villa all’interno della quale l’obiettivo è quello di creare un Centro di ascolto antiviolenza e rifugio per donne vittime di violenza e di un terreno da destinare alla creazione di Orti sociali con la specifica finalità di “autoproduzione alimentare e dell’intergrazione sociale di soggetti svantaggiati anche al fine di creare opportunità occupazionali e di autosostentamento nonché per la produzione di energie rinnovabili, ispirandosi a principi di solidarietà e legalità”. Il Comune specifica di volersi impegnare “nella gestione diretta dei beni attraverso i propri dipendenti nel rispetto dei requisiti richiesti o tramite terzi, con apposita convenzione, individuati secondo i principi di evidenza e trasparenza pubblica”. I due beni confiscati alla mafia sono già stati individuati e la deliberazione è già stata trasmessa alla Prefettura di Agrigento e, per il suo tramite, all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. All’Ufficio Patrimonio è stato dato pertanto mandato di adottare le procedure necessarie. L’obiettivo – secondo quanto si legge nelle delibera di Giunta pubblicata all’albo pretorio online del sito istituzionale dell’Ente – è quello di promuovere l’utilizzo a fini istituzionali e sociali dei beni in questione. Sempre l’Ente specifica di “essere stato parte attiva nella lotta alla criminalità organizzata”. Sui due cespiti in questione andrà effettuato un sopralluogo da parte di personale comunale al fine di accertare lo stato dell’arte degli immobili e dei terreni confiscati nonché la loro suscettività di utilizzo.