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CONFERENZA BiondiIl comprensibile malcontento sulle gravose aliquote Tari, manifestato nei giorni scorsi dai responsabili locali di Cna, Fenapi e Confcommercio, cosi come altre problematiche oggi alla ribalta dell’attenzione pubblica (ripristino impianto terziario acque reflue e bonifica ambientale delle aree degradate) non possono non essere temi rilevanti nel confronto e nel dibattito fra le aggregazioni politiche che a breve si proporranno per la guida della città. Credo che su questi e su gli altri importanti argomenti, strategici per il rilancio di Licata, ogni futuro candidato sindaco debba pronunciarsi in maniera chiara e inequivocabile su cosa si intente fare. In particolare per ciò che riguarda “Tributi locali e finanze comunali”: due punti nodali su cui ogni amministrazione locale, oggi più che mai, è chiamata a confrontarsi. Il primo ha l’effetto di esasperare ancora di più i cittadini e di portare al collasso gli imprenditori, chiamati a fare i conti anche con le tasse da pagare a Stato, Regione e Provincia. Il secondo di frustrare l’azione delle amministrazioni comunali impossibilitate a fornire servizi puntuali ed efficienti ai propri cittadini.

Ritornando alla questione Tari, per parte mia, condivido totalmente le preoccupazioni e l’allarme lanciato da nostri commercianti, artigiani ed esercenti sull’insostenibilità di una tassazione cosi alta. Le realtà imprenditoriali licatesi, già in gravissima sofferenza per tante altre ragioni, non possono essere gravate da un imposta calcolata sulla base dell’abnorme costo raggiunto oggi da uno scadente servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, oltre che su dati carenti e poco attendibili. Non so cosa farà o potrà fare l’attuale governo della città per venire incontro alle richieste delle categorie imprenditoriali ed attenuare gli effetti di detta imposta; in atto posso solo ribadire ciò che è nostro intendimento fare se saremo chiamati alla guida della città. Con la massima priorità verrà adottato un modello di raccolta e smaltimento rifiuti in grado di coniugare due obbiettivi fondamentali: forte abbattimento degli attuali costi, e una crescita costante della qualità del servizio. Si opererà con attenzione e rigore nella predisposizione di un nuovo Piano di Intervento (studio analitico e rigoroso dei costi reali), incentrato sui prioritari servizi ambientali indispensabili alla città. Sarà privilegiato un modello che escluda l’Ente Comune, dall’onere di acquisto, gestione e manutenzione dei mezzi e delle attrezzature necessarie per un efficace ed efficiente espletamento del servizio (fattore che ha contribuito in maniera sostanziosa a determinare gli alti costi del servizio espletato dalla Dedalo), e che, a nostro avviso, porterà alla riduzione, in breve tempo, del costo del servizio di non meno di €. 1.000.000,00. Nello stesso tempo e fino a quando il piano regionale dei rifiuti non diverrà operativo, ci adopereremo con vigore, coinvolgendo i Comuni dell’hinterland, per ottenere la riapertura della discarica comprensoriale di Campobello di Licata, condizione basilare per riuscire ad abbassare in modo consistente l’attuale elevato costo per il trasporto dei rifiuti in discariche lontane e particolarmente onerose (costi, come già detto insostenibili per il tessuto economico locale). L’obbiettivo finale sarà, comunque, elaborare nel medio periodo un piano di intervento orientato a un costante e graduale aumento della differenziata, nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Bisogna avere ben chiaro che solo adottando un modello di smaltimento dei rifiuti fortemente incentrato sulla raccolta differenziata potremo ridurre a condizioni sostenibili il costo del servizio.

Angelo Biondi