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Un vivaio di pesci e un impianto per la produzione di sale nella Baia della Mollarella a Licata nel 1711.

A darne notizia sulla pagina Facebook istituzionale è il Fondo Librario Antico del Comune di Licata.

La documentazioneè stata rinvenuta dal personale(Concetta Domicolo e Angelo Mazzerbo) che opera nel Fondo Librario Antico, durante le operazioni di ricognizione e schedatura del patrimonio archivistico del Comune di Licata.

La “storia di carta” si colloca nel 1711nell’incantevole Baia della Mollarella a Licata, chiamata in qual periodo Cala del Fiumicello, quella caletta o ridotto di navi in cui sfociava (e sfocia ancora) una diramazione del fiume Salso (Imera Meridionale) che permetteva, in caso di burrasca, un sicuro riparo alle imbarcazioni.

Il fascicolo, datato 5 luglio 1711, contiene all’interno la petizione del licatese Giuseppe Mauceri rivolta alla Regia Gran Corte,di acquisire, per la somma di onze dieci, una porzione di terreno nel lago secco del Fiumicello con l’obiettivo di realizzareun’attivitàimprenditoriale: acquacoltura pesci e saline. A corredo della documentazione è stato anche recuperato un rarissimo schizzo del luogo in questioneche riporta alcuni antichi toponimi (Pignataro, Ciavarello, Grotta della Carusa).

Ecco un estratto del documento:

”… avendo l’esponente considerato che nel lago diperse (sic) senza pescame, essendo actualmente secco, vulgarmente chiamato lo Fiumicello della Perciatella, vicino di questa montagna ed altri confini, vorrebbe tentare con farci fossati, metterci nurrime di pesci e perciò farci bisognerebbe la proibizione (il divieto) che non potersi nessuna Persona di qualsivoglia grado ò(sic) condizione chefosse(sic) andare àpescare(sic) con qualsiasi sorte(tipo) d’ingegni, rezzagli ò(sic) altro che pure piantarci alberi, farci salina o più saline prohibendo a tutti potersi tagliare quell’alberi, ò(sic) prendersi sale che sarà da detto esponente piantati et il sale posto in quelli salineri (saline)fatto da detto esponente per tanto offerisce (offre) voler comprare detto Ius (diritto) tanto di potere mettere in detto lago la nurrime e quella far pescare, come di valersi di quell’alberiesale(sic) che farà fare in dette saline come pure poterci far mura per riparar detto lago e di poter far fossati per la conservazione tanto per li pesci quanto per li Salini potendoci far entrare porzione d’acqua di mare e per tal effetto offerisce (offre) l’esponente onze dieci…”