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carmelo-pullaraAbusivismo edilizio, proponiamo un intervento del dottor Carmelo Pullara, candidato alle prossime elezioni regionali.

Il Presidente dell’ARS Ardizzone ha dichiarato, purtroppo, inammissibile l’emendamento Fazio che avrebbe ammesso a condono le case costruite dal ‘76 al 1991. La politica ha il dovere di mirare all’adeguamento ai tempi di una legge di trenta anni fa, (persino un’Istituzione come la Chiesa si aggiorna) ed ha l’obbligo di spingere verso  un cambiamento – ormai necessario – in ragione di evidenti mutamenti degli scenari e di storture ed inesattezze della stessa norma. E SE CAMBIA LA LEGGE, CAMBIA L’AZIONE! Vero è che la legge va rispettata e va rispettato chi la applica – “dura lex sed lex” – ma pure è vero  che “Tempus regit actum”, il tempo regola l’azione e di acqua sotto i ponti, in questa vicenda, dall’adozione della suddetta legge, ne è passata, TROPPA!

Qualcuno parla di speculazione: speculare significa trarre giovamento da un’azione danneggiando altri. Per quanto mi riguarda, appellandomi alla legge, ho cercato una soluzione ad un problema, quello dell’abusivismo edilizio, che ritengo ancora oggi sia stato provocato da anni di scorrettezze e di imprecisioni non solo comportamentali – da parte di chi ci ha governato e anche legiferato –  ma anche amministrative e legali. Mi rammarica il fatto che l’emendamento Fazio non sia arrivato in aula, ma ancor più mi spiace sentir parlare di speculazioni, a tutti i livelli e da più parti, soprattutto da chi, certamente ed a differenza di chi scrive, ha incontrato prima e durante la propria campagna elettorale la gente che si era costituita in Comitato per difendere la propria casa. Nonostante continuo a sentire grande vicinanza verso coloro che si trovano imbrigliati in questa triste vicenda, di incontri con i Comitati suddetti non ne ho fatti e la parola speculazione non mi appartiene. Ho sempre ricercato il consenso della gente con le azioni e con le mie idee che porto avanti con coerenza. Cercare soluzioni nel rispetto e nella corretta applicazione della norma, ribadendo coerentemente che la legge dovrebbe adeguarsi ai tempi e sopperire alle proprie falle, significa agire in nome della “polis”, nient’altro. Aggiungo che i politici non stanno lottando come dovrebbero per ciò che ho sempre chiesto dall’inizio: dare a chi amministra gli strumenti idonei a risolvere la vicenda evitando la soluzione più dura e distruttiva per la gente, che affermo nuovamente e con decisione, non va definita e non è abusiva. Si continua a fare “show” mediatico…ma la popolazione sa bene, ormai, chi sta speculando su chi, proprio perché ricorda gli scenari, le campagne elettorali, i comizi, gli incontri…degli altri, certo non miei.

Carmelo Pullara