Il 28 ottobre le elezioni regionali per decretare il nuovo governatore della Sicilia. A Licata quarantadue i seggi che hanno lavorato con cinque persone in ognuno dei seggi. Ad oggi gli scrutatori, e sono passati tre mesi dalle elezioni, non hanno ancora ricevuto i compensi per le due giornate di lavoro prestate (lo spoglio è avvenuto infatti lunedì 29). Abbiamo appurato che non si tratta di un disservizio comunale. I fondi per risarcire gli scrutatori delle elezioni regionali arrivano infatti direttamente dal Ministero. Per quanto riguarda invece le elezioni comunali (ormai prossime anche queste a Licata) le spese di scrutinio gravano, quelle sì, sul bilancio comunale. Nelle ultime settimane sembrava che i tempi dovessero essere maturi per la corresponsione dei soldi. Invece i fondi non sono ancora arrivati. Una volta “spedite” le somme dovranno poi essere divise tra le province che poi incaricheranno i vari istituti bancari che fungono da tesorerie comunali per il pagamento degli scrutatori. Qualcuno a Licata si lamenta per la lunghezza dei tempi d’attesa, e del resto tre mesi per il pagamento di un servizio prestato a fine ottobre sembrano essere davvero tanti. Sono 210 i licatesi sorteggiati che attendono novità in merito al pagamento. Ricordiamo che nell’ultima tornata elettorale, a Licata l’affluenza alle urne fu davvero bassa con soli 11.824 aventi diritto che si recarono nei vari seggi per esprimere la propria preferenza elettorale.
Dove sono finiti i soldi per gli scrutatori?
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