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CINEMA (Custom)di Totò Lombardo 

Nei giorni scorsi hanno trasmesso in televisione il film capolavoro di Giuseppe Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso e la commedia teatrale “Filumena Marturana del grande Eduardo De Filippo.

Ai palmesi non può non venire in mente che questi e tanti altri prodotti dell’ingegno italiano potrebbero essere trasmessi o messi in scena nel Cineteatro Chiaramonte, chiuso oramai da più di trent’anni.

Non va dimenticato che il cine-teatro, oltre al fatto che potrebbe garantire ai nostri concittadini momenti di svago, sia un pezzo di storia della nostra città. Proprio al suo interno si svolse nel 1960 l’importante e ormai storico convegno, cui partecipò anche Danilo Dolci, che trattò la questione della depressione economico-sociale delle aree di Palma e Licata.

Acquistato per circa settecento milioni delle vecchie lire dall’Amministrazione di centro-sinistra guadata dall’ex sindaco Rosario Gallo e da questa fatta anche restaurare per un importo di oltre un milione di euro, il cine-teatro rimane misteriosamente ancora chiuso. L’Amministrazione Comunale guidata da Rosario Bonfanti non è stata in grado di trovare le risorse finanziarie per l’istallazione di una cabina elettrica da parte dell’Enel, così da rendere fruibile e funzionante lo stabile di piazza Matteotti. La somma necessaria è stata inserita in un apposito capitolo del bilancio provinciale ma non è certo che sia erogata. Inoltre, non è neppure stato approvato il regolamento, che è in fase di elaborazione.

Il perdurare della chiusura del Cineteatro comporta il rischio che la struttura, da poco ristrutturata, si possa danneggiare, ad esempio con infiltrazioni di acqua, cosa che richiederebbe con ulteriore aggravio di spese e una ulteriore dilazione dei tempi.