Pubblicità

L.Stabilità: Lorenzin, chiederemo ospedali più sicuriIn attesa delle decisioni che saranno adottate dal Consiglio comunale nella seduta del 6 marzo prossimo, il Commissario Straordinario, Maria Grazia Brandara, ed i componenti della Commissione consiliare Sanità, riunitisi nel primo pomeriggio di oggi, hanno già individuato le prime iniziative da avviare a tamburo battente, non solo per cercare di bloccare la chiusura del punto nascita, ma per fare anche un’analisi dell’attuale situazione e delle prospettive future del San Giacomo d’Altopasso. Per la commissione sanità, all’incontro hanno partecipato il presidente Angelo Bonfissuto, e i componenti Violetta Callea, Vincenzo Callea e Giacomo Burgio.
La prima delle due iniziative già individuate riguarda la richiesta all’Assessore regionale alla sanità, Lucia Borsellino, di istituire un tavolo tecnico per discutere del futuro dell’ospedale di Licata, con la presenza del direttore generale dell’Asp 1 di Agrigento e del direttore sanitario del nosocomio licatese.
La seconda iniziativa, su proposta avanzata dal cons. Violetta Callea, concerne la richiesta di una foto reparto 02proroga del mantenimento del punto nascite almeno fino a quando saranno completamente messe in sicurezza tutte le strade di collegamento con i nosocomi più vicini. A tal proposito il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin verrà formalmente invitata a venire a Licata per rendersi effettivamente conto della marginalità geografica in cui si trova la nostra città; e, nel caso in cui la stessa fosse impossibilitata a venire a Licata per impegni istituzionali, c’è la disponibilità ad andare a Roma supportati da un dossier che dimostri la situazione di isolamento e di pericolo che quotidianamente si vive sulle nostre strade.
Nel corso della riunione è emersa anche la necessità della richiesta di una deroga alla chiusura del punto nascita, giustificato dal fatto che esistono due condizioni oggettive e cioè l’isolamento geografico e il trend assolutamente positivo del 2014 rispetto all’anno precedente, che fa inevitabilmente prevedere ulteriore incremento delle nascite nel medio periodo.
Inoltre, considerato che nel corso di un incontro tenutosi il 27 gennaio scorso presso la sede dell’Asp, il direttore generale Salvatore Ficarra aveva assicurato che entro febbraio 2015 sarebbero stati inaugurati i nuovi locali destinati all’unità operativa complessa di riabilitazione lungodegenza, e l’arrivo di un’ulteriore unità medica nel reparto di chirurgia, per elevarlo da 4 a 5 unità, e presso atto che ad oggi il neo reparto non è stato ancora aperto e che il numero dei medici in chirurgia si è ridotto a tre, il Commissario e i componenti della Commissione si interrogano e si chiedono quale sia il futuro reale del San Giacomo d’Altopasso, dopo che lo stesso è stato già fortemente depauperato di reparti importanti quali otorino laringoiatria e chirurgia vascolare, mentre, ad esempio, altri reparti, tra i quali quello di cardiologia, che ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello del nostro nosocomio, andrebbe potenziato.