Pubblicità

L’ex vicesindaco Angelo Vincenti (probabile candidato alle prossime regionali) replica all’on. Carmelo Pullara.

Ho letto le dichiarazioni dell’on. Carmelo Pullara circa le candidature di esponenti politici licatesi per le prossime elezioni regionali, come ipotizzate dal quotidiano “La Sicilia”.

Mi è sembrato che il deputato regionale si sia risentito, come se l’essere deputato regionale gli appartenga e, quindi, tutti gli altri non debbano disturbarlo. Pullara si è anche spinto a dire che più candidature espresse dalla Città di Licata possano dar sbocco a una situazione di “babbi licatisi”. Invero, la mia candidatura alle elezioni regionali era stata oggetto di un mero “pourparler”, senza nulla di concreto. Il quotidiano “La Sicilia” aveva così pubblicato il mio nome, insieme con altri, come possibili candidati.

L’intervento di Carmelo Pullara, tuttavia, mi fornisce adesso un’autentica, concreta e attuale motivazione a candidarmi.

La politica, infatti, non può e non deve essere monopolio o esclusiva di pochi “sperti”, come l’on. Pullara, che negli ultimi anni ha deciso su tutto e tutti. Egli, per esempio, ha imposto a Licata il nominativo dell’attuale sindaco, salvo dire all’indomani che questo sindaco non andava più bene. Prima ancora (altro esempio) aveva indicato  Annalisa Tardino, oggi deputato europeo, come avversario, salvo oggi ad andare a finire nel partito della Tardino.

Rispetto sempre le scelte di coloro che nel loro percorso politico cambiano idee, ma questo non significa condividerle. Le campagne elettorali sono come le partite di calcio, si possono vincere come perdere, ma è lo stile che conta. Io sono per quelle leali fatte di argomenti e di problemi reali e non di attacchi sterili che servono solo ad avvelenare il clima politico e ad allontanare ancora di più il cittadino dalla stessa politica.

La politica non può e non deve essere una scienza esclusiva di pochi; sicuramente non è per tutti, ma vivendo ancora e fortunatamente in un paese democratico, non penso sia sbagliato mettersi in gioco, specie se chi lo fa ha già dimostrato ampiamente l’amore e la passione per il proprio territorio da oltre trent’anni.

Ma torniamo a Pullara. Tutti segni di “spirtizza”, le sue scelte ( soprattutto, quelle contraddittorie)?  Forse. Ma la politica non è più l’arte degli “sperti”. I cittadini l’hanno capito.  La politica deve essere prerogativa di chi vuole fare, di chi vuole davvero migliorare le sorti della propria terra, di chi sta dalla parte degli umili e dei bisognosi, di chi difende le idee nuove e i progetti audaci, di chi agisce come donna o uomo libero, coraggioso, pacifico.

La mia storia parla chiaro. A Licata mi conoscono per quello che sono. Forse “babbu”? Può anche darsi. Ma, di certo, onesto, in buona fede e sinceramente desideroso di migliorare questa nostra terra che da tanto tempo attende invano di decollare.

Angelo Vincenti- ex vicesindaco