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foto controlli ex miniera di zolfo 06Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’ex presidente del Consiglio comunale, Angelo Vincenti, sull’inquinamento.

Anni fa in una delle mie tante note-denunce, parlai del degrado e della distruzione del nostro territorio, ne parlai con rabbia e delusione, ma convinto che altri avrebbero condiviso questo mio pensiero e iniziato a parlare senza pregiudizi o bavagli. Oggi alla rabbia e alla delusione si aggiunge la paura, un sentimento forte che limita spesso le azioni. D’inquinamento e di veleni se n’è parlato da sempre, ma con poca convinzione e spesso con superficialità ma oggi alla luce dei nuovi dati riguardanti il tasso di mortalità per patologie tumorali, le coscienze si svegliano e i cittadini, cominciano a porsi delle domande alla ricerca disperata di risposte. Qualcosa pare si stia muovendo e nella Dfantomatica area di PASSARELLO da alcune settimane sono in corso dei controlli sicuramente più accurati di quelli effettuati nel 1998. Un plauso va sicuramente agli uomini impegnati in tali difficili operazioni che con non poche difficoltà stanno lavorando alla ricerca di rifiuti radioattivi o tossici. Da ragazzino ricordo che qualche anziano diceva anche che quella era una terra strana da cui per tanti motivi bisognava starci lontano, e che il pericolo di avvelenamento, era solo una scusa per rendere la zona poco ospitale. A Licata tante sono state le discariche a cielo aperto disseminate su tutto il territorio e la dove non è stato possibile pulire, a volte la natura, a volte la mano dell’uomo ha reso difficile individuare tali siti. Amianto e plastica insieme ai tanti rifiuti provenienti da detriti da costruzione hanno ricoperto per anni aree urbane ed extraurbane. Alcune settimane fa si è parlato d’inquinamento alla foce del Salso causato da Angelo Vincentiversamenti provenienti dal depuratore e che interessavano le acque antistanti la spiaggia della Playa. Anche in quella zona negli anni avevo denunciato la presenza d’immense discariche che inspiegabilmente dopo averle segnalate, sparivano. Si parla poco di questo problema, perché probabilmente non si vuole danneggiare l’immagine di un territorio pubblicizzato ai fini turistici. Non si può continuare a far finta di niente mentre la gente continua a morire e ad ammalarsi. Non voglio creare allarmismi, ma ritengo doveroso da parte di tutti un impegno reale per accertare eventuali fattori di rischio presenti non solo nella nostra città ma anche nei centri limitrofi. Stiamo parlando della salute dei nostri figli e del loro futuro. Il territorio va studiato a fondo tenendo presente anche tutto ciò che oggi non esiste in superficie ma che un tempo rappresentava ricchezza ma allo stesso tempo pericolo per la salute. Non tutti sanno che a Licata oltre alla miniera di Passarello, dove si estraeva lo zolfo, esistevano ben cinque raffinerie, dove attraverso dei procedimenti 2014-04-15 10.20.19era trattato il minerale e spedito in mezzo mondo. Durante la seconda guerra mondiale le raffinerie vennero più volte bombardate, quella di Montecatini fu rasa al suolo e le camere di piombo, dove si produceva acido solforico, andarono in frantumi, disperdendo nell’aria e nel territorio ciò che in essi era contenuto. Oggi in quell’area, a ridosso del fiume Salso, sono state costruite case abitate da oltre un migliaio di persone. Anche in altre zone dove esistevano queste raffinerie sono state costruite case e palazzi. Mi chiedo se queste aree, all’epoca e con le leggi esistenti, erano state fatte oggetto di bonifiche. Un altro elemento fondamentale è legato alla vendita, spesso abusiva, di prodotti della terra provenienti da altre città dove è alto il tasso di inquinamento e che le coltivazioni vengono fatte in aree prossime a stabilimenti chimici, vedi il vicino comune di Gela. Purtroppo in periodi di ristrettezze economiche la gente non si chiede neanche come mai cassette colme di verdure vengono vendute a prezzi stracciati. Nessuno controlla la provenienza di questi prodotti e la tracciabilità va a farsi benedire. E’ necessario alzare la testa e prima di bonificare i territori, così come ebbe a dire il prof. Luigi Montano, medico impegnato nella tutela dell’ambiente, bisogna bonificare gli uomini. Le feste di Sant’Angelo sono appena trascorse e quest’anno in modo particolare è risonato alle mie orecchie il grido dei portatori: “e chi semmu surdi e muti”, aggiungerei anche “orbi”.

Angelo Vincenti