Pubblicità

 

COMUNE FACCIATA (Custom)Riportiamo integralmente il comunicato diffuso dal sindaco Pasquale Amato sulla festa della Madonna del Castello e sui manifesti fatti affiggere nei giorni scorsi.

 “In occasione delle celebrazioni con la processione a cavallo della Madonna del Castello, l’Amministrazione comunale si è prodigata per la buona riuscita della iniziativa, proponendo un REGOLAMENTO che aiutasse a DIFENDERE e CONSERVARE le TRADIZIONI CIVILI e RELIGIOSE collegate, FACENDO ESPRIMERE l’apposita COMMISSIONE dei PUBBLICI SPETTACOLI, FAVORENDO così l’ottenimento dell’AUTORIZZAZIONE DI PUBBLICA SICUREZZA da parte dell’associazione organizzatrice. Tutto questo ci inorgoglisce, perché ogni sforzo e l’impegno mirano a migliorare questa città e a farne crescere la sua credibilità, una credibilità che non può essere però mortificata  dalla pratica che si sta consolidando in questi anni di attaccare MANIFESTI SU SPAZI PUBBLICI che inneggiano alle vittime di omicidi maturati, verosimilmente, in contesti mafiosi o comunque criminali.
Tutto questo succede mentre il resto della CITTÀ SILENZIOSA RESTA ALLIBITA, INDIGNATA, ma intanto si lascia che GLI SPAZI PUBBLICI, GLI SPAZI COLLETTIVI, LE TRADIZIONI SECOLARI LAICHE E RELIGIOSE, VENGANO CONFUSE, APPROPRIATE DALL’IDENTITÀ DI QUESTI SIMBOLI. Sì, anche le religiose, proprio quelle tradizioni che dall’arcivescovo Ferraro erano state invocate per fermare la guerra di mafia alla fine degli anni ottanta, dando vita a un pellegrinaggio che si rischia così di svilire e ridicolizzare. LA EFFIGE DELLA MADONNA DEL CASTELLO È NEL MANIFESTO di queste vite spezzate.
Considerato che lo spazio pubblico è lo spazio della comunità, della collettività, la nostra città non può e non deve tollerare di offrire spazio a rappresentazioni o manifesti inneggianti a messaggi ambigui o, addirittura, esaltanti fatti o vittime cadute violentemente.

Per tutto ciò, si ritiene necessario e doveroso vietare la pubblicazione e l’affissione di manifesti che si prestano ad essere male interpretati, nel senso che paiono omaggiare chi sposa una causa che potrebbe essere criminale, trasferendo il messaggio di UNA SOCIETÀ CHE HA PERSO IL SENSO DELLA SACRALITÀ DELLA VITA E DELLA CIVILE E SERENA CONVIVENZA, un MESSAGGIO NEGATIVO IN DANNO DELLA COMUNITÀ. Pertanto, l’Amministrazione ha deciso di emettere l’ordinanza n.36 del 26 aprile 2014 per ordinare di oscurare senza indugio i manifesti in questione, ordinarne il divieto di stampa e affissione su luoghi pubblici per le future occasioni e chiedere di procedere ai rilievi per le conseguenti segnalazioni all’autorità giudiziaria delle violazioni della su esposta volontà.