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carri_mare_amicoRiserva naturale e poligono di tiro. I vincoli ambientali cui è sottoposta l’area a 10 chilometri dalla Valle dei Templi non valgono, si capisce, per l’Esercito e per la Nato. L’associazione Mare Amico ha diffuso un video sulle esercitazioni nella servitù militare di Drasy. Un video che mostra le cannonate dei mezzi blindati in una delle aree più belle non solo della provincia di Agrigento ma dell’intera Isola. Proiettili lunghi 20 centimetri finiscono in mare e altri sul terreno. La Regione siciliana l’ha destinata a riserva ambientale, ma il fatto è che da decenni quella che dovrebbe essere un’area di grande attrazione naturale e turistica prefigura invece immagini e scenari di guerra. E di fronte c’è il Mediterraneo incantevole, che ne ha conosciute di guerre (antiche e recenti); e oggi purtroppo teatro delle continue tragedie dell’immigrazione povera e affamata a cui l’Europa volta le spalle.

“Il nostro obiettivo – ha detto il responsabile provinciale di Mare Amico Claudio Lombardo – è quello di dire basta con le cannonate e accelerare l’iter per istituire velocemente la riserva naturale di Punta Bianca e Scoglio Patella”. È una battaglia intrapresa da mesi quella dell’Associazione ambientalista affinché l’Esercito e la Nato trovino altre aree dove svolgere le esercitazioni militari. Una battaglia lodevole ma finora senza successo, vista la disparità delle forze in campo e l’insensibilità della politica e soprattutto dei governi regionali e nazionali verso la salvaguardia della natura e dell’ambiente.

Sulla Nato, poi, ci sarebbe da fare un lungo discorso che investe direttamente l’Unione europea, incapace di darsi una politica estera autonoma dal tradizionale alleato americano, dal suo ruolo ancora egemone ora che il mondo è diventato multipolare. La Nato aveva un senso quando c’era l’Urss e l’idea del nemico comunista ci faceva esistere, faceva esistere l’Occidente, come blocco di idee e come blocco militare. Oggi non è più così, nel mondo multipolare. Per cui bisognerebbe rivedere, l’Unione europea dovrebbe rivedere, l’utilità di un’alleanza che non ha più motivo di esistere e quindi anche la necessità delle basi Nato in Europa e delle esercitazioni militari nel nostro territorio. È un tema questo che cade a fagiolo nella campagna elettorale per le Europee. Ma chi ne parla? Chi si preoccupa delle cannonate e dei proiettili trovati tra Punta Bianca e Scoglio Patella?

Gaetano Cellura