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pallone-calcio11 (Small)Il divieto di accedere alle manifestazioni sportive (Daspo) per la durata di tre anni è stato disposto dal questore di Caltanissetta nei confronti dell’allenatore della Polisportiva Pietro Alotto, ritenuto responsabile dei disordini avvenuti il 3 novembre scorso, nel capoluogo nisseno, al termine della partita con lo Sporting Nissa, valevole per il campionato di seconda categoria, conclusasi con la vittoria dei padroni di casa per 3 a 2 dopo una incredibile rimonta. Le indagini della Digos hanno concluso che Alotto, alla fine della partita, avrebbe aggredito alcuni giocatori della Nissa, suscitando disordini e scontri tra tifosi di entrambe le squadre, sedati dall’intervento della polizia. Per tre anni, Alotto non potrà accedere nei luoghi ove si svolgono incontri di calcio, su tutto il territorio nazionale, dovendo recarsi in caserma prima e durante le partite.

 La notizia è stata appresa con sconcerto in tutto l’ambiente sportivo palmese. I presenti hanno dichiarato che non si è svolta alcuna rissa tra tifoserie, anche perché non erano presenti tifosi palmesi ma solo la dirigenza e i giocatori, ma un semplice scambio di epiteti tra Alotto e un calciatore della Nissa, reo di avergli lanciato una banana. Alotto ha presentato ricorso.

 “Siamo per lo sport e per la verità, quindi mister siamo con te” così inizia il messaggio del presidente Lillo Amato apparso sulla pagina facebook della Polisportiva.

 “Di fronte a quanto contestato – prosegue il comunicato – credo che la cosa più giusta e saggia da fare sia avere fiducia nella Giustizia intesa come VERITA’ nella descrizioni dei fatti/avvenimenti effettivamente accaduti”