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San Calogero primaUna passata di brecciolino ha coperto le fondamenta di una Chiesa del 1600 all’interno dell’area rupestre di San Calogero. L’area era stata data in comodato d’uso gratuito ai fini della valorizzazione al Gruppo Archeologico Finziade diretto da Fabio Amato che però dal 2013, dopo aver ripulito e riportato alla luce e alla fruizione il luogo di culto del 1600, non ha più operato nel sito in contrasto con le nuove disposizioni. Quanto successo nei gironi scorsi non è ovviamente passato inosservato. A prendere posizione in forma ufficiale, il presidente della Commissione consiliare Sport, Turismo e Spettacolo Angelo Vincenti. “Ho inviato tramite Posta elettronica certificata una nota alla dottoressa Costantino, Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, dove non mi limito ad esternare il mio disappunto per i recenti lavori presso il sito San Calogero adessoarcheologico – le sue parole – ma oltre a chiedere se sono state rilasciate le necessarie autorizzazioni, faccio una breve premessa a proposito del gran lavoro svolto dall’Associazione Archeologica Finziade in questo straordinario luogo di antico culto e chiedo di appurare i reali motivi che hanno indotto gli uffici di Agrigento a sospendere questo importante sodalizio. Speriamo a breve di avere informazioni utili a capire. Ritengo importantissimo – conclude Vincenti – fare fronte comune e chiedere a gran voce l’intervento delle autorità competenti, dell’amministrazione e di tutti gli enti che orbitano attorno a questa problematica, al fine di trovare la soluzione ottimale per rivalutare e rendere decorosamente fruibili sia i siti conosciuti che sconosciuti all’opinione pubblica”.

Nelle foto l’area come si presentava prima e come si presenta oggi.