Restano da disputare 10 gare di questo campionato di Serie A edizione 2020-2021 e i colpi di scena sono all’ordine del giorno. In testa alla classifica c’è l’Inter che con una partita in più rispetto al Milan si gode un vantaggio di sei lunghezze sui cugini rossoneri, che però tornerebbero a essere nove nel caso in cui la squadra di Antonio Conte dovesse vincere la gara contro il Sassuolo recentemente rinviata. Chi continua a sorprendere, ma in negativo, è la Juventus che sotto la guida di Andrea Pirlo sta rischiando seriamente di non accedere alla prossima edizione della Champions League.
L’Inter vola verso lo scudetto, la Juventus ora trema
Dopo nove anni in cui la Juventus ha fatto il bello e il cattivo tempo, vincendo tutto ciò che c’era da vincere e mettendo in fila una serie di record impressionati, alla vigilia di questa stagione i bianconeri erano stati nuovamente individuati come la squadra da battere. Sin da subito, però, le cose non sono andate secondo le previsioni e la squadra allenata da Andrea Pirlo ha continuato ad alternare prestazioni convincenti, in cui i bianconeri avevano lasciato intendere di essere pronti a prendere il volo, ad altre che definire deludenti sarebbe riduttivo. L’ultima partita persa in casa contro il Benevento alla prese con la lotta per non retrocedere, spegne definitivamente le speranze di scudetto dei bianconeri che, anzi, da qui al termine della stagione dovranno cercare in tutti i modi di tenersi stretto il quarto posto che garantirebbe l’accesso alla prossima Champions League. Ronaldo e compagni sono attualmente quarti a pari punti con l’Atalanta, ma soprattutto hanno soli due punti di vantaggio sul quinto posto attualmente occupato dal Napoli. Proprio il Napoli è un’altra delle squadre che hanno deluso le aspettative, con i partenopei che sono stati colpiti più di altri da tanti infortuni e hanno accusato i tanti impegni ravvicinati che hanno costretto la squadra di Gattuso a giocare per mesi senza i due attaccanti titolari Mertens e Osimhen. Chi, invece, è riuscito a dare seguito alle aspettative è l’Inter di Antonio Conte che al 23 di marzo, secondo le scommesse sportive di Betway, a quota 1,10, è ora la favorita indiscussa per la vittoria dello scudetto. Lukaku e compagni sognano di riportare il tricolore ad Appiano Gentile a distanza di 10 anni dall’ultima volta, ma in una delle annate più pazze di sempre nulla può essere dato per scontato.
Il Milan non si ferma da 10 mesi
Sono molte le incognite da tenere in considerazione ai fini della valutazione di quanto fatto sinora dalle società prendenti parte alla nostra Serie A TIM. Gli stadi vuoti, la particolare situazione sanitaria che stiamo vivendo e i tanti impegni ravvicinati pesano tantissimo sul rendimento delle compagini che hanno anche dovuto fare i conti con i numerosi infortuni che non hanno dato tregua a nessuno. Il caso più paradigmatico in tal senso è sicuramente rappresentato dal Milan, con i rossoneri che da un paio di mesi a questa parte sono stati letteralmente decimati dagli infortuni. Ibrahimović, Kjær, Calabria, Bennacer, Tonali, Çalhanoğlu, Rebić e Rafael Leão hanno tutti accusato problemi e tutti loro sono stati lontano dal rettangolo verde per svariate settimane. Ciò ha costretto Stefano Pioli a utilizzare sempre gli stessi calciatori che a loro volta hanno accusato dei problemi fisici. Si è così venuto a creare un circolo vizioso che ha pesantemente condizionato il rendimento dei rossoneri che fino a due mesi fa parevano destinati a vincere lo scudetto e che ora si ritrovano pericolosamente vicini alle inseguitrici. Ma a cosa sono dovuti i problemi del Milan? La colpa, se di colpa si può parlare, è dei collaboratori di Pioli o del calendario? Rispondere a questa domanda non è sicuramente semplice, ma dando un’occhiata a ciò che i rossoneri hanno fatto nel 2020 sembrerebbe proprio che lo staff abbia ben poche responsabilità. A pesare sul rendimento dei rossoneri sono stati i preliminari di Europa League che hanno costretto Ibra e compagni a iniziare la preparazione fisica prima delle rivali e, soprattutto, ad accelerarla in vista degli impegni europei. Di fatto, sono 10 mesi che il Milan non si ferma, se non per più di 10 giorni, e ora le fatiche si sono palesate e hanno presentato il conto che si spera possa non essere troppo salato.
Da qui al termine del campionato a fare la differenza saranno i dettagli e non vediamo l’ora di scoprire chi alla fine riuscirà a portarsi a casa questo campionato di Serie A che verrà sicuramente ricordato come uno dei più pazzi e strani di sempre.