La cosiddetta norma salva Catania inserita nel collegato approvato da ultimo prima della pausa estiva prevede dei meccanismi a sostegno dei comuni in dissesto e tra i comuni che ne possono beneficiare per le prescrizioni inserite ci potrebbe essere anche il comune di Licata. Lo afferma l’On. Pullara capo gruppo dei Popolari e Autonomisti – Idea Sicilia.
Nel disegno di legge nr. 491, approvato e divenuto legge, sono presenti alcuni articoli appunto comunemente denominati Salva Catania ma che sono indirizzati anche altri comune della regione che sono prossimi al dissesto finanziario, in essa sono previste alcune norme che permettono alla suddette amministrazioni di ottenere una boccata d’ossigeno ai conti di bilancio.
Tra i provvedimenti elencati nel ddl, -prosegue l’on. Pullara -sono da sottolineare l’utilizzo di mezzi ed attrezzature per la manutenzione di immobili e della viabilità, nello specifico i comuni anche in forma associata possono richiedere a qualsiasi istituto e/o ente pubblico regionale o a qualsiasi Città metropolitana, libero Consorzio comunale o comune la disponibilità, a titolo gratuito, di mezzi e/o attrezzature utili ad effettuare la manutenzione di immobili ed infrastrutture, con priorità assoluta per la manutenzione della viabilità secondaria, ivi compresa la pulizia di scoline e corsi d’acqua, nonché per le altre regimazioni (pericolo di erosione) idriche di pubblica utilità.
Inoltre i comuni posso ottenere un contributo per il personale in sovrannumero, anche in questo caso dovranno essere rispettati alcune condizioni espressamente indicate nella norma.
Questi che ho citato ed altri provvedimenti che sono presenti nel DDL è quanto mi é stato evidenziato potesse essere di aiuto e così ho provveduto a farmi parte diligente. Ma io in taluni Comuni e al posto di qualche Sindaco dal punto di vista finanziario avrei adottato misure diverse.
Spero, – conclude Pullara – che il comune di Licata che ha delle difficoltà economiche importanti possa approfittare di questa normativa regionale per risollevarsi sul piano dei conti, auspico che il Sindaco Galanti e l’intero consiglio comunale, anche se ad oggi non tutti pienamente consapevoli, possano trovare le condizioni necessarie per utilizzare a pieno quanto indicato in questa norma appena approvata e riportare l’ente in una situazione contabile normale.
Secondo il mio parere il Salva Catania rimane comunque un soluzione tanpone e un palliativo, se non utilizzato in maniera oculata, infatti avevo suggerito anche all’amministrazione Galanti un’altra metodologia per riportare in conti in ordine a cominciare da una operazione verità ma evidentemente quanto da me proposto non si è potuto realizzare. Sono sempre dell’avviso che la strada più efficace ed efficiente comunque e della quale non si può fare a meno sia quella di dotare il comune nel suo interno di un corretto servizio di riscossione dei tributi che consenta introiti certi in tempi certi nonché la necessaria lotta all’evasione totale o parziale.