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2014-06-25 09.42.28La notizia dell’avvio dei lavori del primo nodo della pista ciclabile sembra avere provocato alcune note di dissenso tra quella parte della popolazione che, solo perchè poco informata sull’attività di questa Amministrazione, avrebbe preferito vedere le strade asfaltate piuttosto che la realizzazione della nuova infrastruttura. La presente ha pertanto il solo scopo di fare chiarezza, non essendo nello stile degli attuali amministratori rispondere alle polemiche. “Tanto per non dimenticare, voglio ricordare le condizioni delle strade cittadine all’atto del nostro insediamento, la cui percorribilità costituiva un vero pericolo, e ridotte ad uno stato pietoso perché nessun intervento era stato realizzato negli ultimi anni. Ebbene, i primi interventi, con somme che sono state “racimolate”, in quanto le condizioni di bilancio non permettevano nessuna altra spesa, hanno riguardato la chiusura delle buche più evidenti per il ripristino delle condizioni di sicurezza del traffico cittadino e il rifacimento del manto stradale nella zona portuale, perchè la più frequentata dalla cittadinanza nel particolare periodo estivo già alle porte, e lungo una carreggiata del corso Serrovira, perché le condizioni lo imponevano. Con gli accordi quadro le somme disponibili sono state destinate al rifacimento del manto stradale di importanti arterie. Altri interventi hanno riguardato invece le zone balneari, e altri due accordi quadro che stanno per partire sono stati destinati alle zone rurali. Solo per quantificare in cifre, sono stati asfaltati circa  20.000 metri quadri. Ma una Amministrazione che, oltre a volere il bene della Cittadinanza e a spendersi giornalmente affinché arrivino quei risultati tanto auspicati, è determinata a cambiare il volto stesso della Città, non può esimersi dal programmare mirati obiettivi che facciano crescere la cultura di una popolazione, e che, accanto alle legittime aspettative della sicurezza stradale, rendano i licatesi orgogliosi del posto in cui vivono, per sé stessi e per i propri figli. Voglio anche ribadire che la realizzazione della rete ciclabile, che prevede due circuiti nell’ambito del territorio comunale, si colloca nel più ampio progetto di rilancio della Città, oltre che dal punto di vista culturale, anche e soprattutto turistico. Pensata come elemento di collegamento tra i principali elementi attrattori, sarà  integrata con la nuova segnaletica turistica che indicherà la posizione di monumenti, luoghi d’attrazione e punti d’interesse, e sarà corredata dal servizio di bike sharing per il noleggio bici, tandem e quadricicli a pedale. Si pone come uno dei primi tasselli nella serie di interventi pensati per migliorare la Città e la vita dentro la città, e andrà ad influire positivamente sull’offerta turistica e sui turisti. Perché, naturalmente, non si può parlare di turismo se prima non se ne creano le condizioni. E gli strumenti della pianificazione urbanistica, senza ombra di dubbio, si pongono tra quelle che sono le basi per costruire ciò che in futuro rappresenterà il nuovo prodotto turistico vendibile, qualifica il territorio, anche in relazione ai bisogni dei residenti e delle imprese. Voglio inoltre ricordare che la pista ciclabile rappresenta il decongestionamento dal traffico motorizzato, la diminuzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, l’incremento di forme di mobilità eco-sostenibili e l’aumento della sicurezza stradale con la tutela dei ciclisti esposti al rischio del traffico. Per finire desidero invitare tutti coloro che hanno deciso di porsi in una posizione di critica dell’operato di questa Amministrazione, veicolando notizie che non rispondono alla realtà, a discapito dell’immagine di Licata, a spendere le proprie energie per essere, invece, propositivi per dare un efficace contributo alla crescita della Città e per essere essi stessi protagonisti del cambiamento. L’esperienza insegna che solo con la collaborazione di tutti e con un impegno sinergico si possono ottenere i risultati migliori, e il Palazzo di Città è aperto a tutti e ad ogni proposta che possa far uscire Licata dall’isolamento, e mi riferisco principalmente all’isolamento culturale, nella più ampia accezione del termine, affinché siano favoriti i processi di trasformazione sociale, di mutamento economico e di sviluppo in generale. E per far ciò, manterremo la nostra rotta per evitare di essere trascinati dagli eventi e dalle pressioni verso destinazioni non volute. Questa la nostra promessa”.

Il vicesindaco Angelo Cambiano