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Dopo le dimissioni del primario di Chirurgia Antonino Tirrò (sostituito con il dottore Salvatore Naplitano) arrivano le prime reazioni della politica. Ecco la nota della sezione locale del Partito Democratico a firma del segretario cittadino Massimo Ingiaimo.

ANTONINO TIRRÓApprendiamo senza stupore delle dimissioni del primario di Chirurgia dell’ospedale di Licata Dott. Antonino Tirrò. Si tratta di un medico che appena qualche settimana fa aveva raggiunto la migliore performance fra tutti gli ospedali agrigentini. La notizia non ci ha sorpreso perché si tratta di uno di quei medici a cui scadeva il contratto il 31 gennaio 2015, di cui avevamo parlato qualche mese fa e che difronte all’incertezza della prosecuzione del rapporto di lavoro nel ruolo di primario ha deciso di offrire la sua professionalità altrove. L’Asp ha prontamente effettuato la sostituzione del Dott. Antonino Tirrò con il Dott. Salvatore Napolitano, ritenendo così di assicurare la continuità del servizio senza creare pregiudizi sia ai pazienti che ai ricoverati. Il dott. Salvatore Napolitano, professionista serio e stimato, dovrà espletare l’incarico ad interim in quanto già Direttore del Reparto di Chirurgia Generale all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Non avendo il dono dell’ubiquità, il dott. Salvatore Napolitano dovrà dividersi fra Licata ed Agrigento con innegabile pregiudizio per le popolazioni di Licata e di Agrigento. I due professionisti fanno i medici chirurghi il cui compito è intervenire con urgenza sui pazienti. La verità è che l’effetto congiunto del blocco dei concorsi, la trimestralizzazione dei contratti a tempo determinato e la rimodulazione del piano sanitario sta determinando enormi difficoltà nella gestione del sistema sanitario agrigentino, difficoltà che rischiano di determinare guerre fra poveri, fra territori, e di perdere qualità e servizi.  Noi crediamo al progetto degli ospedali riuniti fondato sul presupposto che, essendo insostenibile la sopravvivenza economica di ospedali generalisti, occorre si creino ospedali di eccellenza collegati a rete fra loro. Il problema che oggi abbiamo e che vorremmo porre al manager dell’Asp ed al Commissario straordinario del Comune perché se ne faccia carico è: “ma se consentiamo ai medici foto napolitanomigliori, a quelli che producono i numeri migliori della provincia, di andar via da Licata, ma in quale branca della medicina si potrà specializzare l’ospedale di Licata”? I reparti, i numeri dipendono in gran parte dai medici bravi che impiegano anni per conquistare la fiducia dei cittadini e per migliorare il servizio. Non si diventa eccellenza in un giorno e perciò vorremmo capire qual è la direzione di marcia. Lo chiediamo perché non vorremmo domani trovarci a commentare l’abbandono di qualche altra punta di eccellenza dell’ospedale. Lo chiediamo perché siamo convinti che in tempi di crisi i sacrifici vadano fatti da tutti ma dentro un progetto credibile, altrimenti non possiamo che considerare quello ch’è accaduto a Chirurgia come un insensato depauperamento delle pochissime risorse che abbiamo. Come abbiamo detto altre volte occorre risparmiare e combattere gli sprechi, ma questa città non può morire di spending review, abbiamo bisogno di pensare e programmare il nostro futuro e di assicurare il diritto alla salute ai cittadini.

Il segretario cittadino – Massimo Ingiaimo