Pubblicità

24.03.2015Proficuo l’incontro svoltosi ieri tra una delegazione del Comitato No Triv, esponenti della marineria licatese ed il Commissario Straordinario Maria Grazia Brandara.
In particolare gli attivisti hanno esposto i punti imprescindibili all’origine del confronto: la stesura di un elenco con tutte le richieste di permessi di ricerca e di prospezione di idrocarburi presentate al Comune di Licata, affinché si possa verificare lo status dell’iter di opposizione ad ognuna di esse; la nomina di tecnici qualificati del Comune di Licata al fine di redigere idonee osservazioni, per opporsi alle richieste di prospezione, da presentare al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; la ragione dell’assenza del Comune di Licata alla riunione della Commissione di Valutazione d’Impatto Ambientale tenutasi a Roma lo scorso 26 febbraio; l’anticipata divulgazione, a mezzo comunicati stampa da inviare ai media locali, di ogni scadenza che riguardi l’iter di approvazione delle richieste presentate dalle compagnie petrolifere.
La rappresentanza della marineria locale, dal canto suo, ha evidenziato dettagliatamente i rischi che corrono la fauna e la flora ittica a seguito delle tecniche di ricerca utilizzate e in caso di sversamenti di greggio in mare, i pericoli per la popolazione locale qualora venisse “trivellato” uno dei tanti vulcani sommersi e, ma solo infine, forti preoccupazioni sul futuro della flotta licatese e sul sostentamento delle loro famiglie. Il Commissario Straordinario ha fatto proprie le perplessità della marineria e le rivendicazioni del Comitato, impegnandosi a monitorare gli uffici comunali affinché intervengano tempestivamente nei modi e nei termini previsti dalla legge e diano il loro apporto alla battaglia che la nostra Comunità sta intraprendendo contro i signori del petrolio.
A prescindere dall’utilità dell’incontro di ieri, rileva la presenza di una numerosa rappresentanza di pescatori. Conferma questa che il lavoro svolto sinora ha portato ad una maggiore consapevolezza della popolazione, sempre più decisa nel rivendicare i propri diritti sull’uso e sulla gestione del territorio e ad autodeterminarsi senza conferire alcuna delega a partiti politici.