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Tre-sorgenti-sedeEcco la durissima lettera del consigliere comunale di Palma di Montechiaro che attacca il Sindaco Graci.

Il Sindaco Graci torna all’attacco per dettare le sue regole al Consorzio Tre sorgenti: sistemazione di suo cognato nel consiglio di amministrazione  contratto a tempo indeterminato per la figlia e elezione del suo avvocato di fiducia a presidente del Consorzio dimenticando la denuncia di Girgenti Acque ancora pendente e che sono ancora oscuri i motivi che l’anno determinata.

Quindi, quale membro del Consiglio Direttivo del Consorzio “Tre Sorgenti”, nello stigmatizzare il comportamento del Sindaco Graci  sento forte il dovere di denunciare il rischio di una deriva personalistica dell’ente, proprio nel momento in cui, sotto la spinta dell’attuale Presidenza e grazie all’iniziativa dell’On. Panepinto e del  Presidente Crocetta, il Consorzio potrebbe riappropriarsi di un ruolo fondamentale nella gestione pubblica dell’acqua. Come già ventilato da un periodico locale licatese,”La Vedetta”, sembra che il Sindaco Graci abbia confuso la gestione di un bene pubblico, tale è “Tre Sorgenti”, col giardino di casa. Non entro nel merito delle scelte politiche, di questo dovrebbero lamentarsi i licatesi che hanno attualmente all’interno del consiglio direttivo quattro membri, tra cui il Presidente Malfitano. Il futuro assetto, sempre secondo voci ritenute credibili, vedrebbe al comando dell’Ente l’avv. Pilato, già noto alle cronache locali licatesi per il brillante contributo fornito da assessore, più un altro consigliere espresso da Grotte ed il cognato del Sindaco Graci Paolo Licata. Non è possibile, peraltro, e lo dico da palmese, che Palma di Montechiaro che oggi, di fatto, determina la sopravvivenza del Consorzio, acquistandone l’acqua, non venga più rappresentata all’interno del Consiglio Direttivo, come appare incredibile che quest’organo venga  consegnato al più piccolo dei Comuni Consorziati, cioè Grotte,  con la presenza di due grottesi su tre, ivi compreso il Presidente, all’interno del nuovo Consiglio Direttivo. E’ evidente che ci troviamo di fronte  a becere speculazioni politiche e personali che niente hanno a che vedere con il bene del Consorzio e che tutti, nessuna autorità esclusa, hanno il dovere di impedire. Mi permetto soltanto di far notare che due Sindaci in scadenza di mandato, Graci e Pilato, si vorrebbero arrogare il diritto di eleggere un organo che durerà per i prossimi quattro anni, quando motivi di scontata opportunità avrebbero suggerito, se non imposto, di aspettare le prossime elezioni amministrative. Ma quello che sconvolge è che il possibile Presidente sarebbe l’avvocato che difende il Sindaco Graci imputato in un processo che riguarda proprio la gestione del Consorzio “Tre Sorgenti”, determinandosi uno scandaloso conflitto d’interessi. E’ per tali ragioni che mi permetto di fare un appello a tutte le parti in causa, prima fra tutte il Sindaco di Canicattì, che potrebbero evitare questo scempio amministrativo, evitando di partecipare alla riunione per l’elezione di un nuovo Consiglio Direttivo che sarebbe un  tragico esempio di nepotismo e cattiva amministrazione a discapito di noi cittadini.                                                                                                                                                                                       Il Consigliere

Filippo Manganello