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Giovanna Incorvaia, comandante della Polizia Municipale, ha affidato ad un post su Facebook le sue considerazioni di fine anno. Il nostro portale ha raccolto la lettera aperta indirizzata al personale dei Vigili urbani.

Cari Colleghi,
prima di partire desidero lasciarVi il mio pubblico ringraziamento per gli enormi sforzi profusi e per il grande coraggio che la quasi totalità di Voi ha dimostrato nei momenti più bui di questa pandemia, non ancora cessata.
Il peggio sembra ormai passato ed al mio ritorno “fisico”, perché in realtà non intendo lasciarVi soli neanche un istante anche stando lontana, spero che la campagna di vaccinazione che ci metterà al riparo da questo mostro, sarà già avviata e la tranquillità tornata tra Noi, nelle nostre Famiglie, tra la nostra Gente.
Sappiate, per quel che vale, che sono fierissima di voi. Ovvero di chi è voluto rimanere in campo a vigilare sulla sicurezza altrui, anche quando attorno si è ritrovato il deserto e lo spettro di un nemico invisibile eppure terribilmente attivo ed insidioso.
Anche nei momenti di maggior paura abbiamo saputo pensare a chi stava peggio di noi, dando vita alla più grande raccolta e distribuzione di generi alimentari che la Città ricordi e che ci ha permesso di essere orgogliosi della generosità dei licatesi.
Ed in quei giorni abbiamo potuto assaporare l’immensa gratificazione derivante dalla certezza di aver lenito qualche piccola ferita nell’animo dei nostri Concittadini, portando l’aiuto che potevamo e continuando al contempo ad assicurare tutti gli altri servizi d’Istituto.
Qualcuno potrebbe obiettare che eravamo pagati per farlo, ma questo qualcuno non riflette abbastanza nel considerare che la Pubblica Amministrazione ci avrebbe pagati anche se ci fossimo “dati per ammalati” e rimasti a casa al sicuro.
Quindi la presenza sul campo lungi dall’attestare la mera esecuzione del nostro dovere, è innegabilmente la prova del nostro valore, del nostro senso di responsabilità, del nostro coraggio, del nostro amore per il Prossimo che abbiamo giurato di servire.
E poco importa se pochi o nessuno ci darà una pacca sulle spalle; Accontentiamoci Voi della mia ed io della Vostra.
Buon Natale e Buon Anno a Voi, a chiunque alberghi nei Vostri cuori ed a chiunque mi abbia onorata nel leggere queste righe.

Grazie ancora, Giovanna Incorvaia