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1382È bastato l’annuncio di Crocetta – le province restano in vita – per mettere in moto la macchina delle candidature. L’onorevole Roberto Di Mauro (nella foto) ha reso pubblica quella di Eugenio D’Orsi a presidente della provincia di Agrigento. E si tratta di una ricandidatura essendo il presidente in carica. “Ha perfettamente incarnato i valori della difesa del territorio, ha ottenuto importanti e indiscussi risultati che hanno fatto di lui la punta di diamante di questa provincia”, dice Di Mauro. “D’Orsi è il punto di partenza per qualsiasi intesa che si voglia raggiungere nell’interesse collettivo”. L’annuncio è giunto subito dopo la rottura da parte del Pd dell’alleanza politica con il Presidente, sancita dal segretario Messana e dalle dimissioni dell’assessore Tannorella. Un’alleanza non più sostenibile, vista la scelta del partito di D’Orsi e Di Mauro, l’ex MpA e ora PdS, di tornare al vecchio amore: correre cioè in queste elezioni politiche al fianco del Pdl. Al momento non sono arrivate adesioni di altri partiti alla ricandidatura di D’Orsi. E lo stesso Pdl pare non voglia sentirne di riappoggiarlo, come nel 2008. Troppa acqua, da allora, è passata sotto i ponti. Troppe cose sono successe. Ribaltoni. Cambi di casacca e di orientamento politico. Alleati diventati avversari. Continui cambi di assessori. E una linea politica non priva di forti contraddizioni, che hanno reso instabile l’azione amministrativa e hanno impedito alla giunta provinciale di essere compatta e determinata. D’Orsi è dunque oggi il candidato di un solo partito. Quello, per chi l’avesse dimenticato, dell’ex governatore Lombardo. A noi cittadini non resta che di conoscere (magari nel corso della campagna elettorale) quali siano stati, a detta del’onorevole Di Mauro, gli “importanti e indiscussi risultati raggiunti” dal Presidente e cosa intende il deputato regionale del PdS per “interesse collettivo”. Ciò che vediamo, dopo aver ascoltato sino alla noia per cinque anni il mantra dell’aeroporto, sono soltanto (in generale) scarso senso pubblico, molto trasformismo, una provincia tra le più scalcagnate del paese e strade provinciali impercorribili e buie. Il tutto consacrato in queste elezioni politiche dall’alleanza con la Lega. Quanto di più contrario agli interessi della Sicilia e del territorio meridionale che il partito di Lombardo, Di Mauro e D’Orsi sostiene di rappresentare.

Gaetano Cellura